Impiantata a Varese un’endoprotesi di ultima generazione: prima volta in Italia

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VARESE – La Chirurgia Vascolare di Varese si conferma punto di riferimento per la chirurgia  di ricostruzione protesica dell’aorta. Pochi giorni fa,l’equipe ha eseguito un intervento per posizionare un’endoprotesi di ultima generazione nel segmento toraco-addominale dell’aorta (nella figura sopra). È una prima volta per l’Italia, terzo paese europeo in cui viene impiantata questa endoprotesi. 

Intervento delicato

«L’intervento, molto delicato e complesso, è stato necessario per trattare un paziente con un aneurisma in accrescimento critico dell’aorta toraco-addominale a rischio di rottura», spiega Gabriele Piffaretti, che insieme a Nicola Rivolta ha eseguito l’intervento, con l’indispensabile supporto congiunto (come di prassi nel gruppo multidisciplinare) degli specialisti di Radiologia Interventistica Federico Fontana e Filippo Piacentino. «In questi casi, la chirurgia tradizionale a torace ed addome aperto è particolarmente complessa, nonché gravata da un elevato rischio di mortalità, specialmente in pazienti portatori di molteplici fattori di rischio. Pertanto, abbiamo provveduto per via endovascolare, con accesso dalle arterie femorali, a posizionare un’endoprotesi dotata di ramificazioni per escludere l’aneurisma e preservare i vasi splancnico-renali».

Prima volta in Italia

Questa nuova endoprotesi, posizionata per la prima volta in Italia, presenta delle caratteristiche strutturali peculiari rispetto ai dispositivi in uso, che la rendono ben adattabile all’anatomia del paziente, agevolando la procedura di posizionamento chirurgico. «Resta un intervento delicato – aggiunge Piffaretti – ma offre un’opportunità efficace per quei pazienti che altrimenti non avrebbero avuto possibilità di cura salvavita». L’inserimento di questa innovativa endoprotesi giunge ad ulteriore conferma dell’ampia esperienza acquisita dall’équipe multidisciplinare varesina proprio nel trattamento delle patologie complesse dell’aorta e, specificamente, nella chirurgia con endoprotesi, un risultato raggiunto grazie all’integrazione e alla condivisione delle competenze con tutto il team del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, diretto da Battistina Castiglioni.

Altro intervento da primato

È di questi giorni inoltre un altro intervento da primato, complesso e tecnicamente molto interessante, sempre per il trattamento di un aneurisma dell’aorta, questa volta addominale con estensione pararenale: Varese è entrata nel novero dei pochi centri in Italia a posizionare un’endoprotesi modificata al banco dall’équipe operatoria. Ad essere innovativo in questo caso non è il dispositivo utilizzato, ma la tecnica che ha permesso l’impianto di un’endoprotesi standard “sartorializzata” attraverso una modifica strutturale da parte degli stessi chirurghi per renderla più adatta possibile alla conformazione dei vasi del paziente, altrimenti non candidabile all’utilizzo dei dispositivi attualmente disponibili (nella figura sotto).


Lavoro di squadra

In questo secondo intervento l’equipe coordinata da Gabriele Piffaretti, Matteo Tozzi e Federico Fontana, docenti all’Università dell’Insubria, nonché dai colleghi Marco Franchin, Nicola Rivolta e Filippo Piacentino, si è avvalsa della collaborazione dei colleghi dell’Università di Padova, pionieri di questa tecnica innovativa. Va sottolineato anche che questi interventi, complessi sotto il profilo tecnico e procedurale, sono stati eseguiti sempre con il supporto fondamentale degli specialisti del servizio di Anestesia, diretto da Alessandro Bacuzzi: specialisti la cui competenza è focalizzata ad uno specifico monitoraggio intra e post-procedurale, caratteristica che in questi interventi risulta determinante per raggiungere il miglior risultato clinico possibile.

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