Varese fa squadra per il turismo: più prodotti locali sulle tavole dei ristoranti

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Il vino è uno dei prodotti varesini in crescita: si punta a portarlo in sempre più ristoranti

VARESE – Nelle Langhe o nel Chianti, o anche in Franciacorta per restare in Lombardia, in qualsiasi ristorante si trova facilmente almeno un’etichetta del posto. A Varese la produzione è ovviamente inferiore rispetto alle grandi regioni vinicole, ma negli ultimi anni tanti sforzi si sono fatti. Eppure è ancora difficile trovare nei locali bottiglie prodotte in zona. Questo è solo un esempio, ma non l’unico, della strada che c’è ancora da fare per avvicinare le produzioni agricole al mondo della ristorazione: un passo importante in questa direzione è stato fatto oggi, martedì 30 gennaio, con un incontro alle Ville Ponti (le voci dei protagonisti nel video qui sotto).

Coltivare il locale

“Coltiviamo il locale, Cresciamo insieme” il nome dell’iniziativa promossa dal Consorzio turistico della provincia di Varese in collaborazione con la Camera di Commercio. L’obiettivo, nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione del turismo nella terra dei laghi, è quello di creare connessioni significative tra produttori locali e ristoratori, albergatori e gestori di strutture ricettive desiderosi di valorizzare ingredienti e prodotti locali di qualità nelle loro cucine. L’evento si è aperto con i saluti dei presidenti dei due enti. «Complimenti al consorzio per aver scaricato a terra qualcosa di importante – ha detto Mauro Vitiello per l’ente camerale – dobbiamo tornare a credere in noi stessi e soprattutto ad avere un progetto comune con una visione di intenti». Quindi per il consorzio il numero uno Massimo Grignani. «Il turismo enogastronomico diventa sempre più importante e anche per il nostro territorio bisogna spingerlo: abbiamo tantissime richieste sui prodotti locali e dove li si può gustare».

I produttori si presentano

Quindi una per una le presentazioni delle associazioni e consorzi del settore, che hanno illustrato la propria storia: sono intervenuti nell’ordine Coldiretti e Confagricoltura, Agrimercato Varese – Campagna Amica, Associazione per la produzione dell’Asparago di Cantello e il suo riconoscimento Igp, Associazione per la tutela della Formaggella del Luinese Dop, Associazione Viticoltori Varesini, Consorzio Castanicoltori di Brinzio, di Orino e di Castello Cabiaglio, Consorzio Qualità Miele Varesino. Per loro un’opportunità preziosa per raccontare il lavoro che c’è dietro ogni singola produzione e per stimolare partnership locali, sia promuovendo la diversità culinaria che contribuendo anche all’integrazione del settore enogastronomico varesino all’interno delle proposte turistiche.

Da sinistra Massimo Grignani e Mauro Vitiello

Varese in carta

Tra le realtà più dinamiche ci sono i Vini Varesini, la cui produzione è cresciuta negli ultimi anni con nuove realtà entrate a far parte dell’associazione. Ma l’ultima rassegna a Induno ha visto un’affluenza bassa dei ristoratori. «Questo vuol dire che c’è ancora tanto da fare per coinvolgerli – ha detto il presidente dell’Associazione Viticoltori Varesini Marco Visconti – ci sono ristoratori che non prendono in considerazione questo mondo ma anche altri che invece sposano appieno la filosofia varesina e la nostra produzione». Tra di loro anche Damiano Simbula, presidente dell’Associazione dei cuochi varesini e fiduciario per la ristorazione di Ascom Varese. «La qualità dei prodotti varesini si è evoluta e credo che nei nostri ristoranti valga la pena presentarli. Molti lo stanno già facendo e ci aspettiamo che tutti aderiscano: presentare un proprio prodotto dà lustro sia al ristorante che al territorio». Dalle parole si è poi passati all’assaggio, con incontri b2b presso i desk dei circa 30 produttori presenti e le degustazioni delle prelibatezze made in Varese. 

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