VERGIATE – Era stato annunciato un anno e mezzo fa, ora finalmente si parte. Al via i lavori per realizzare le tre rotonde che aiuteranno a snellire il traffico sulla superstrada che collega Vergiate con Besozzo. Un piano da circa 5,5 milioni di euro che punta a riqualificare una delle arterie più sfruttate del territorio, ovvero la 629. L’avvio del cantiere è previsto per la fine di novembre. Il taglio delle piante per lasciare spazio alle nuove infrastrutture è già iniziato.
I lavori
L’ok di Anas per procedere coi lavori è arrivato addirittura a marzo del 2021, poi i rallentamenti soprattutto a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. Ora qualcosa si muove, finalmente: è cominciato il disboscamento delle aree, che sono state cantierizzate per le tre rotatorie in punti di intersezione attualmente gestiti da semafori. Nei Comuni di Malgesso e Vergiate (i primi due interventi), oltre a Mercallo. L’obiettivo punta a risolvere i numerosi problemi di sicurezza, inquinamento e viabilità che caratterizzano la 629. Salvo avere in programma, in futuro, di intervenire anche su altre criticità che caratterizzano questa strada. Come la creazione di pozze d’acque quando piove. Ma per il momento, la concentrazione è sulle rotonde, opera indispensabile.
Il territorio esulta
Ad annunciare l’avvio dei lavori è stato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Lo ha fatto il 4 novembre, a Vergiate, durante la premiazione della “Terra dei due laghi” a Comunità Europea dello Sport. Infatti, ha detto, questo progetto «incentiverà il turismo, si potranno sfruttare le nuove rotatorie sulla superstrada ora che i lavori partiranno». Un modo per celebrare il territorio, quello che si affaccia sui laghi («Evviva la provincia di Varese»). Una soddisfazione condivisa dal sindaco vergiatese Daniele Parrino: «Siamo contenti. Fin dall’inizio, con Maurizio Leorato (ex primo cittadino) e gli altri sindaci, siamo stati promotori di un’opera che sarà molto utile. Non vediamo l’ora che inizino». Anche il sestese Marco Colombo, consigliere regionale della Lega, esulta: «Quando mi sono candidato, una delle mie tre promesse era rendere libera la superstrada da quei semafori infami. E anche se non era competenza di Regione – ma di Anas – ho pressato. Oggi mi prendo la paternità di questa vittoria, perché ho lavorato giorno e notte. Credo si motivo di orgoglio, perché la strada andava liberata: troppo spesso c’è chi rinuncia a visitare posti stupendi come Laveno o Luino solo perché frenato dai tempi lunghi per raggiungerli. E, inoltre, si aiuta a snellire il traffico che si riversa nei paesi limitrofi alla 629».