Vergiate, presidio Pd sui medici di base: «Da Ats risposte di comodo»

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Monica Colombo con il consigliere regionale Samuele Astuti

VERGIATE – «La voce dei cittadini merita rispetto e considerazione. Ma la risposta che abbiamo ricevuto si limita a un atteggiamento di comodo, che travalica le giuste richieste della comunità». Ora prende posizione anche il circolo di Vergiate del Partito Democratico. Lo fa il segretario Monica Colombo, con il dente avvelenato sui pensionamenti dei medici di base, puntando il dito contro i vertici di Ats. Nei giorni scorsi, in occasione dell’incontro con il consigliere regionale dem Samuele Astuti per discutere anche della sanità lombarda, il Pd vergiatese ha lanciato una raccolta firme, voce di oltre 300 cittadini alla ricerca di una soluzione. Ma i risultati ancora non soddisfano, anzi si pensa anche a un presidio a Varese.

Repliche di «comodo»

Colombo si scaglia contro Ats Insubria. «Risponde con un atteggiamento di comodo – dice il segretario del Pd – che travalica le giuste richieste dei cittadini: avere un medico che sostituisca quelli pensionati e pensionandi che non sia a chilometri di distanza. Ma negli ambulatori del territorio comunale, tutti in eccellenti condizioni, per offrire un servizio sanitario che è diritto fondamentale di ogni donna, uomo e bambino italiano. E quindi anche vergiatese». Secondo Colombo, invece, «Ats risponde che gli interlocutori sono i sindaci, ai quali però non ci risulta siano state proposte soluzioni sensate e, soprattutto, immediate». L’affondo arriva citando la risposta che Ats avrebbe inviato via mail, ovvero che «è una materia attenzionata anche nelle riunioni del Consiglio di rappresentanza dei sindaci, con il quale si stanno monitorando le possibili azioni da porre in essere», riporta. E ora commenta così: «La riteniamo una replica di circostanza per tutti i pazienti che hanno ricevuto, da Ats Insubria, la lettera di comunicazione del termine di servizio del medico curante solo pochi giorni prima dal pensionamento. Inoltre molti sono stati obbligati ad accettare il dottore in altri paese: Ispra, Travedona, Varano Borghi. Pensiamo al disagio per le persone anziane e disabili».

L’idea di un presidio

In questa situazione «riteniamo che sia corretto ricevere e ascoltare chi ha promosso questa petizione», prosegue il segretario del Pd. «E che sia disponibile a un confronto, in cui Ats faccia proposte concrete nell’interesse dei pazienti vergiatesi. Se non seguiranno azioni di questo genere, siamo disposti anche ad attivare un presidio alla direzione di via Rossi a Varese».

I problemi regionali

Il Pd conclude precisando che «il problema è ovviamente di più ampio respiro, viste le responsabilità dell’amministrazione di centrodestra di Regione Lombardia nella gestione della sanità». Ecco perché «risolvere la questione a Vergiate sarebbe un atto sensato e di buona volontà, affinché la sanità lombarda torni ai suoi antichi splendori e i cittadini vergiatesi siano rispettati».

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