Un viaggio nelle tradizioni del Varesotto con il calendario di Confcommercio

Da sinistra: Enrico Cantù, Franco Vitella, Rudy Collini, Antonio Besacchi e Francesco Dallo

VARESE – Un viaggio in dodici mesi nelle tradizioni della provincia di Varese. E così il calendario di Confcommercio diventa una collana di perle che si apre con il Falò di Sant’Antonio in piazza della Motta a Varese e si conclude con le lucine natalizie di Leggiuno. Nel mezzo, con lo scorrere del tempo ci sono anche i bruscitti di Busto, il carnevale, la Festa del voto di Saronno e quella degli asparagi di Cantello. Il calendario è stato presentato dal presidente provinciale Rudy Collini, dal segretario generale Francesco Dallo, da Antonio Besacchi, vicepresidente Ascom Varese e Franco Vitella presidente di Ascom Luino.

Non il solo calendario

«Non è il solito calendario – ha spiegato Rudy Collini – uno strumento che i nostri associati apprezzano, chiedono e che dimostra di resistere all’evoluzione tecnologica. Lo stampiamo in 6 mila copie e nelle ultime edizioni abbiamo voluto anche costruire una storia che legasse i dodici mesi. Dopo le immagini di promozione turistiche, il 2023 l’abbiamo dedicato alla cultura e alle tradizioni del Varesotto. Storia, anzi strie che hanno un’importante ricaduta economica».

Un prodotto, anzi «un cadeux per gli associati – come detto da Collini – che ha dietro un lavoro di rete delle sedi territoriali di Confcommercio. Utile e bello grazie anche alle fotografie dell’Agenzia Blitz di Varese. E per l’anno prossimo il tema sarà quello dei mestieri».

Sviluppiamo i “brand” territoriali

«Se guardiamo le tradizioni inserite nel calendario – ha spiegato Franco Vitella, di Ascom Luino – molte possono essere considerate dei brand territoriali. Che devo ancora essere sviluppate in ottica di promozione turistica. Pensiamo al calendario dell’anno scorso, ad esempio, dove abbiamo inserito un’immagine del mercato di Luino, appuntamento molto conosciuto in Germania e in Olanda. Ma anche agli asparagi di Cantello di quest’anno. Insomma l’ambizione di questo progetto è rafforzare e sfruttare le potenzialità che questo territorio possiede».