Video porno e bestemmie nell’open day della scuola: denunciati a Legnano

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LEGNANO – Immagini pornografiche e ogni genere di improperi, fino alle bestemmie. È successo questa mattina, sabato 12 dicembre, durante l’open day in diretta streaming di un istituto scolastico superiore legnanese. Vivaci le proteste dei genitori di alcuni ragazzi che partecipavano alla presentazione on line dell’istituto, dei corsi e dei professori. Interpellata da Malpensa24, la dirigente annuncia di aver presentato formale denuncia e che si riserva di chiedere i danni agli autori degli interventi pirata, una volta individuati.

Genitori furiosi: «Mai iscriverò lì mio figlio»

«Questa mattina – lamenta su un social cittadino la madre di un ragazzo che deve iscriversi al primo anno delle superiori – all’open day di informatica dell’Istituto Bernocchi (nella foto in alto) si sono infiltrati alcuni ragazzi che hanno passato il tempo a condividere con tutti i partecipanti video porno, chat di bestemmie e altro. Non sono stati espulsi subito perché non erano pochi e la lezione è andata avanti per un po’. Risultato? Io e mio figlio ci siamo disconnessi e la conclusione è stata “mamma, per favore non mettiamo il Bernocchi come scelta…”. Veramente allucinante considerando che la platea era composta da ragazzi di 13 anni e relativi genitori». Il post è stato commentato da decine di utenti, fra i quali altri genitori allibiti. Alcuni dicono di aver deciso di scartare l’istituto legnanese, preferendo iscrivere i figli ad altri dello stesso indirizzo, come il Facchinetti di Castellanza. Qualcuno ha puntato il dito sulla scuola di Legnano che non ha filtrato gli interventi, mentre altri hanno chiamato in causa le famiglie dei disturbatori, lasciati liberi di agire guastando la fruizione dell’open day a chi era interessato a seguirlo.

Wagner: «Nuova moda deprecabile, ma lezioni sicure»

L’episodio è tecnicamente definito “zoombombing”, cioè un’intrusione in videochiamate, riunioni a distanza e, appunto, open day virtuali aperti al pubblico con contenuti aggressivi o offensivi. Un’azione di disturbo fine a se stessa, ma carica di conseguenze, possibile su alcune piattaforme come quella usata nell’occasione dal Bernocchi, ovvero la suite di Google. «È accaduto solo in un meet – conferma amareggiata la dirigente scolastica, Annalisa Wagner – mentre tutti gli altri meet degli indirizzi sono andati benissimo. Abbiamo provveduto a fare denuncia alla polizia postale e stiamo risalendo ai colpevoli. Purtroppo – lamenta la dirigente – è la nuova moda dei giovanissimi, fatti analoghi sono accaduti anche in altre scuole. Sicuramente hanno creato un grave danno di immagine al nostro istituto e ci riserviamo di procedere legalmente contro questi disturbatori che, celandosi nella Rete, ritengono di poter mandare in fumo il lavoro fatto da tanti docenti e studenti capaci e meritevoli». Ad ogni buon conto, simili episodi non sono possibili durante le lezioni, perché nella piattaforma on line vi possono accedere solo gli studenti iscritti, con le credenziali fornite dallo stesso istituto. Diversamente, quando si organizzano meet pubblici come gli open day si accettano tutte le richieste di partecipazione, quindi è facile comprendere anche persone scorrette e disturbatori. «Sono molto dispiaciuta per l’accaduto – conclude Wagner – soprattutto perché ha messo a disagio tutti i partecipanti che volevano avere notizie della scuola».

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