Lopez si prende il tappone delle Asturie, Roglic la Vuelta

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Prova di forza e di Miguel Angel Lopez, che coglie una delle più intense e importanti vittorie in carriera imponendosi con pieno merito all’Altu d’El Gamoniteiru, la terribile salita delle Asturie che ha ospitato il traguardo del tappone della Vuelta 2021, la 18esima frazione. Alle spalle del colombiano Movistar – che non vinceva nel grande giro spagnolo da quattro anni – si è piazzata la maglia rossa Primož Roglič (Jumbo Visma), che ha dimostrato ancora una volta di essere il più forte scalatore di questa edizione, rispondendo agli attacchi di un coraggioso Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e regolando sul traguardo, per il secondo posto, Enric Mas e lo stesso Bernal, che risale alla quinta posizione della classifica generale. Grande prova per l’australiano Michael Storer (Team Dsm), in fuga dalla partenza e in grado di resistere fino a pochi km dal traguardo.

LA CORSA – Scattata ufficialmente da Salas appena prima delle ore 13, la 18esima frazione della Vuelta 2021 metteva sul piatto quattro salite (due di 1a, una di 2a e una speciale) in appena 162,6 km, con 4500 metri di dislivello. Come da tradizione, i tentativi non si facevano attendere troppo e il canadese James Piccoli (Israel-Start Up Nation) accendeva le micce poco dopo la partenza lanciata al km 0. Si formava in breve tempo un folto gruppo con ben 32 corridori ovvero: Bouwman (Jumbo-Visma), Cherel e Dewulf (AG2R-Citroën), De Tier e Planckaert (Alpecin Fenix), Izagirre (Astana-Premier Tech), Gamper (Bora-Hansgrohe), Canal, Okamika e Sanchez (Burgos-BH), Bagües (Caja Rural-Seguros RGA), Herrada (Cofidis), Keukeleire (EF Nippo), Martin e Mate (Euskaltel-Euskadi), Le Gac (Groupama-FDJ), Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), Puccio (Ineos Grenadiers), Piccoli (Israel Start-Up Nation), Cras e Vanhoucke (Lotto Soudal), Erviti (Movistar Team), Howson e Schultz (Team BikeExchange), Arensman e Storer (Team DSM), Aru e Lindeman (Team Qhubeka NextHash), Brambilla e Nibali (Trek-Segafredo) e Majka (UAE Team Emirates).

L’unica squadra non presente nella fuga era la Bahrain Victorious, che è stata costretta a un lavoro molto duro per tutto il giorno, soprattutto col giapponese Arashiro. Il già due volte vincitore di tappa Michael Storer rompeva gli indugi sulla prima salita di Puertu de San Llaurienzu, per accorciare le distanze nella classifica Gpm sul compagno di squadra Bardet. L’australiano sarebbe poi diventato leader virtuale sulla seconda salita di Altu de la Cobertoria, teatro del suo attacco solitario con ancora oltre 70 km dalla conclusione. Ma il 24enne originario di Sydney vendeva carissima la propria pelle, mantenendo un ritmo altissimo. Da segnalare l’accelerazione di Fabio Aru sulla penultima salita di Altu del Cordal prima di essere riassorbito dal gruppone con gli ultimi superstiti della fuga iniziale, Storer escluso.

E proprio Storer tirava dritto in discesa, dopo essersi preso gli ultimi punti del Gpm, e sulla successiva ultima salita: la durissima Altu d’El Gamoniteiru di 14,6 km, con pendenza media del 9,8%, massima del 17% all’arrivo. Il suo tentativo si esauriva a 7 km dalla vetta, quando veniva raggiunto da David de La Cruz (UAE Emirates). Ma non si erano fatti i conti con Miguel Angel Lopez: il colombiano apriva il gas ai -5 km, raggiungeva De la Cruz ai -2,8 km e si involava – tra le nuvole basse e l’umidità – a raccogliere un preziosissimo successo personale. La maglia rossa Roglic accelerava nel finale, giungendo secondo a 14″, terzo Mas a 20″ dunque Bernal a 22″ e Jack Haig a 58″. Nella classifica generale, lo sloveno ha ora un gruzzolo di 2’30” su Enric Mas, secondo, di 2’53” sul vincitore di oggi Lopez, di 4’36” sul buon Haig e di 4’43” su Bernal che entra ufficialmente nalla top 5.

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