Le Ombre di Scampini: torna l’arte in piazza Vittorio Emanuele a Busto

L'artista Pietro Scampini e la vicesindaco Manuela Maffioli ai piedi di "Ombre"

BUSTO ARSIZIO – Una scultura in piazza Vittorio Emanuele riporta l’arte nella centralissima location che ospitò il Monumento ai Caduti (oggi trasferito in piazza Trento e Trieste), ribattezzando la piazza con il popolare nomignolo dei “Tri Cü” con cui è stata conosciuta per svariati lustri. È “Ombre”, opera in ferro (da 3 metri di altezza per 2,50 di profondità e 13-14 quintali di peso) dell’artista Pietro Scampini, posizionata oggi, 30 ottobre, sul lato della piazza rimasto aperto al traffico automobilistico. La scultura temporanea “accompagnerà” la mostra “La voce del corpo”, che vede protagonista lo stesso Scampini insieme alla sua allieva Paola Ravasio, in programma dal 7 novembre alle Civiche Raccolte d’Arte di palazzo Cicogna.

L’opera

Perché “Ombre” è innanzitutto «un richiamo alla bellezza e alla mostra di scultura che ospiteremo dal 7 novembre a Palazzo Cicogna, nell’ambito del progetto “Uno spazio per l’arte”», come spiega la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. Ma ha anche tanti altri significati per la città: «un monito a non abbandonare l’interesse per l’arte e la cultura», ma anche «un inno alla socialità, sperando di poterla ritrovare presto», nel solco dell’impegno dell’amministrazione «per dare anche un volto culturale alla piazza, a maggior ragione dopo i tristi episodi di violenza dell’estate». Obiettivo già ricercato con l’installazione di fiber art “Thumos” (fino a domenica 1 novembre nel museo di palazzo Cicogna) resa visibile di notte, e ora ribadito con la scultura di Scampini, che punta a «valorizzare la piazza come “agorà”, luogo prezioso di incontro, confronto, comunità».

La collocazione dell’opera

Ad assistere ai lavori di posizionamento della scultura, a cura di Agesp e della Protezione Civile Augustus, con la vicesindaco Maffioli, il sindaco Emanuele Antonelli e la curatrice di “Uno spazio per l’arte” Serena Colombo, c’era anche l’artista Pietro Scampini. Originario di Cardano al Campo, si è stabilito a Castronno, ed è noto dalle nostre parti soprattutto per aver realizzato il logo dei Mondiali di ciclismo di Varese 2008, tuttora esposto ai Giardini Estensi, ma anche una delle cinque sculture di Nelson Mandela autorizzate nel mondo, che si trova di fronte al consolato del Sudafrica a Milano.

La location

Le sue “Ombre”, rivela Scampini, «nascono nel ’78, agli inizi della mia carriera, ispirate alle ombre africane, dato che andavo spesso in Africa». L’opera si trovava a Chiavenna ed è stata trasportata a Busto grazie al contributo dello sponsor della mostra, a costo zero per il Comune. «La location? Ci sta, è un punto di passaggio e di incontro, e un richiamo alla mostra – afferma l’artista – la scultura è una delle poche arti che lascia traccia, ma noi non abbiamo grande cultura delle sculture. Organizzare una mostra di scultura costa ed è più impegnativo, non è facile. Oggi vanno di moda le installazioni, espressione del nuovo consumismo».

busto arsizio piazza vittorio emanuele – MALPENSA24