Airport Handling-Ags, dipendenti tra due fuochi: presidio a Malpensa

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MALPENSA – «Paradossalmente siamo in una situazione in cui da una parte viene comunicato l’atto di licenziamento. E dall’altra si rifiutano di assumere i lavoratori: non c’è niente di peggio». I dipendenti di Airport Handling ora alzano al voce sul passaggio che affiderà la gestione dei voli Neos, compagnia aerea italiana, ad Ags. Prima il presidio sotto gli uffici della dirigenza, poi quella alla prefettura di Varese. E oggi, 30 ottobre, l’appuntamento alla palazzina di Enac e poi al Cargo City del Terminal 1, bloccando ingresso e uscita ai mezzi per circa un’ora. Ora si discutono i prossimi passi da compiere: «Abbiamo chiesto ad Airport Handling una lettera che manifestasse in maniera chiara l’atto di licenziamento», hanno dichiarato i sindacalisti della Cub Trasporti. «Siamo dell’idea che il passaggio per clausola sociale non voglia dire niente: ma si concretizza sotto un atto di recesso. Che a nostro giudizio non si può realizzare in questo contesto». Movimenti anche dal fronte dei Confederali, che accusano Ags «di non voler applicare la clausola sociale, che garantisce il mantenimento dei diritti e la garanzia degli stessi trattamenti economici».

I dipendenti tra due fuochi

I sindacati di base hanno chiesto direttamente ad Airport Handling una lettera di precisazione sui licenziamenti. E la lettera è arrivata. «L’abbiamo fatta valutare dai legali, e in un primo passaggio si dice che il recesso avviene in conseguenza dell’applicazione della clausola sociale», hanno spiegato ai manifestanti. Metodo che, secondo le organizzazioni sindacali, si può sintetizzare in un «tentativo per motivare il licenziamento dei lavoratori». Fino al prossimo gennaio non si potranno concretizzare le dimissioni. Quindi «contestualmente, abbiamo pensato di dare disponibilità alla visita medica –  una volta che arriva l’atto di recesso – per valutare la proposta di Ags». Una condizione che non ha ottenuto il risultato sperato. Già, perché «Ags adesso dice che non intende più discutere con i lavoratori che non hanno fatto la visita medica. O che non hanno dimostrato di voler ragionare su un rapporto di lavoro: quindi ha chiuso le porte». Ora i dipendenti si trovano fra due fuochi, visto che «da una parte Airport Handling comunica l’atto di licenziamento, e dall’altra Ags comunica di non voler assumere i lavoratori: non c’è niente di peggio».

«Una rottura inaccettabile»

Alla rottura delle trattative sulla vicenda Neos arrivano reazioni anche da parte delle organizzazioni di categoria confederali, ovvero Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Che definiscono questa situazione «un fatto grave, che non si può tollerare. E che mette a dura prova diritti e livelli retributivi di lavoratrici e lavoratori». In particolare, i leader sindacali puntano il dito contro Ags, che «si è dichiarata contraria a mantenere inalterate le condizioni salariali e le tutele di lavoratrici e lavoratori: una scelta di rottura inaccettabile e un comportamento grave». Tutto questo nonostante i «molti sforzi di mediazione messi in campo. Dall’interessamento del prefetto di Varese, all’intervento di Enac». Si tratta di una vera e propria battaglia per le organizzazioni sindacali, che «faranno di tutto perché ci sia un cambio di atteggiamento e siano date tutte le garanzie nel passaggio d’appalto: è urgente che Ags cambi atteggiamento e accetti di applicare la clausola sociale».

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