M24 TV – La Cgil: «La riapertura del T2 incognita per i lavoratori di Malpensa»

LONATE POZZOLO – Malpensa e i timori di una pandemia economica che potrebbe frenare la ripresa dello scalo della Brughiera; ma anche le incertezze sul futuro del Terminal 2, di cui a oggi la riapertura, come spiegato da Livio Muratore, segretario provinciale della Filcams – Cgil, «non è ancora certa e non sappiamo se e quando avverrà».

Ora che il Covid sta allentando la presa tutte le preoccupazioni si sono riversate sulla delicata situazione economica. Che non ha risparmiato l’aeroporto, una delle aziende più importanti di tutta la Lombardia e d’Italia se si tengono in considerazione il numero dei lavoratori, ma anche l’indotto imprenditoriale che supera i confini del sedime dello scalo.

Il decollo di Malpensa

«E’ stato un anno e mezzo difficile, in modo particolare per il settore del terziario, comparto strategico anche all’interno dello scalo – ha spiegato Livio Muratore durante la puntata di approfondimento di Malpensa24 TV – Durante la pandemia questo settore ha viaggiato a differenti velocità. Fuori dall’aeroporto ci sono state attività che hanno sempre lavorato, ma dentro si è invece fermato tutto».

Il blocco totale «ha creato uno stop del lavoro, ma anche un contraccolpo psicologico. Ci sono intere famiglie che hanno il reddito che gravita su Malpensa. Siamo in una situazione di estrema difficoltà e di grande incertezza. Non tanto sul Terminal 1, che sta riprendendo le attività e con l’arrivo dell’estate incrementerà i voli e di conseguenza le presenze. La grande incognita è il T2».

Futuro incerto per il T2

«Il T2 impiega qualche migliaio di lavoratori – dice Muratore – e la grande paura è che rimanga chiuso ancora a lungo. Se così fosse, sarebbe devastante dal punto di vista occupazionale e sociale per tutta la provincia. Si tenga inoltre conto che, nel terziario, stiamo parlando di lavoratori perlopiù donne e giovani». Una situazione che frenerebbe la ripresa economica che il Cargo e i voli low cost hanno restituito allo scalo. Insomma, senza troppi giri di parole, Livio Muratore parla di possibile “ristrutturazione” dell’operatività di Malpensa a prescindere dal T2, con una ricaduta pesante in termini occupazionali. «Al momento non sappiamo come la società che gestisce lo scalo intenda gestire il dopo pandemia a livello organizzativo».

L’intervista integrale