Castellanza, addio ai palazzi di San Giulio per fare spazio al senior co-housing

via san giulio castellanza

CASTELLAZA – Si era pensato a un housing sociale, ad appartamenti comunali con tariffe agevolate per i redditi medi, e ora si punta sugli anziani: l’amministrazione di Castellanza ha infatti presentato un progetto di senior co-housing, il primo nel suo ambito territoriale, per abbattere i palazzi di San Giulio e creare delle abitazioni per i cittadini dai 50 anni in su con servizi di assistenza agevolati: dalla consegna della spesa a domicilio, alla badante condominiale, fino all’autista.

Stop alloggi Erp

L’iter è iniziato già a inizio 2020, quando l’amministrazione Cerini ha intavolato una serie di trattative con Regione Lombardia per togliere il vincolo Erp ai palazzi di San Giulio, che dalla fine degli anni ’60 sono appunto degli alloggi di edilizia residenziale. «Dal momento che abbiamo già un’ampia disponibilità di questi edifici siamo riusciti a ottenere l’eliminazione di questo vincolo e possiamo perciò accogliere una proposta che ci è arrivata da un operatore privato».

Con queste parole l’assessore ai Servizi Sociali e vicesindaco di Castellanza, Cristiana Borroni, al consiglio comunale di ieri, mercoledì 30 giugno, ha introdotto la modifica al Documento unico di programmazione (Dup) 2021-2023 per inserire un obiettivo strategico delle politiche sociali. «L’iniziativa che ci è stata proposta è quella di creare un senior co-housing, un’idea innovativa e mai realizzata nel nostro territorio che appoggiamo con convinzione».

Anziani semi-indipendenti

Si tratterebbe, infatti, di una soluzione intermedia tra la vita autonoma e le residenze per anziani, indirizzata soprattutto verso chi è ancora indipendente, ma magari ha comunque bisogno di un aiuto in più. Dalla consegna a domicilio di spesa e medicinali a una badante o un autista di condominio a disposizione degli inquilini che quindi, pur non necessitando di supporto 24 ore su 24, possono usufruire di un servizio aggiuntivo a tariffe calmierate. «Insomma, l’iniziativa che ci è pervenuta è davvero interessante e quindi ora modifichiamo il Dup in attesa che ci venga presentato il progetto definitivo», ha comunicato Borroni al consiglio.

A quel punto, bisognerà comunque procedere con un bando aperto a tutti, trattandosi di strutture pubbliche di proprietà comunale. «La gara però seguirà il principio migliorativo: ovvero chiunque presenti domanda dovrà migliorare l’idea già proposta. Verrà poi avviato un percorso di partenariato pubblico-privato, in base al quale l’amministrazione metterà a disposizione l’area, ma tutto il rischio economico sarà a carica del privato».

Caputo non ci sta

A opporsi al progetto è stato il consigliere Rometo Caputo, che non ha infatti partecipato al voto. «Non vedo nel progetto nessuna finalità sociale per Castellanza, infatti l’azienda di cui state parlando, molto attiva sul territorio, fa capo a una multinazionale americana: una realtà che ha investe per avere profitti. Questo non è un intervento sociale, perché per entrare in questi alloggi servirà un reddito medio-alto, non aiuterà chi ha difficoltà economiche. Insomma, state cedendo un’area che invece sarebbe potuta essere utile per la comunità». La risposta dell’assessore Borroni, è stata però molto ferma: «Per accedere agli alloggi ci sono dei limiti di reddito, che non sono assolutamente alti, quindi forse il consigliere dovrebbe leggere bene le carte».

Nuovo piano di zona

Nel mentre, Palazzo Brambilla, ha annunciato l’inizio della programmazione sociale territoriale 2021-2023 dei Comuni dell’Ambito di Castellanza per il nuovo Piano di Zona che dovrà essere approvato entro la fine dell’anno 2021. Ruolo principe in questo frangente sarà il terzo settore e la sua cooperazione con attori privati e pubblici per rispondere ai bisogni sociali.

Tramite l’Azienda Speciale Consortile Medio Olona Servizi alla Persona, individuata dall’assemblea dei sindaci quale Ente Capofila dell’Ambito per l’attuazione degli indirizzi di programmazione sociale, è stato pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolto a tutti i soggetti interessati a partecipare ai tavoli tematici di co – programmazione con l’ambito per la stesura del nuovo Piano di Zona. Gli enti del Terzo Settore che volessero collaborare con l’ambito nelle attività di programmazione sociale, potranno rispondere all’avviso per essere coinvolti e diventare veri e propri partner della pubblica amministrazione nella definizione e realizzazione degli obiettivi sociali.

Le domande di candidatura dovranno essere inviate all’Azienda entro il 16 luglio 2021 indicando anche le aree tematiche di specifico interesse tra quelle individuate nell’avviso, che ricalcano quanto contenuto nelle linee di indirizzo regionali. L’avviso e la relativa domanda di adesione sono scaricabili al seguente link.

«Il nuovo Piano Sociale di Zona – conclude il sindaco, Mirella Cerini – rappresenta per il nostro territorio una straordinaria opportunità di crescita, di coesione e di programmazione di politiche sociali che rispondano ai bisogni emergenti e alle nuove fragilità. Siamo chiamati a dare un contributo concreto e innovativo, mettendo a disposizione quelle risorse di capitale umano e sociale di cui la nostra comunità territoriale è ricca e che dovremo essere capaci di valorizzare anche in questa occasione. Auspico, dunque, la massima partecipazione e il coinvolgimento attivo di tutti coloro che, quotidianamente per lavoro, mandato istituzionale o spirito solidaristico, sono accanto a quanti vivono situazioni sociali, familiari, lavorative e personali difficili, e ringrazio gli amministratori dei comuni dell’Ambito per la disponibilità finora dimostrata a lavorare insieme per la crescita delle nostre comunità».

Castellanza, degrado ai palazzi di San Giulio. Cerini propone l’housing sociale

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