CASSANO MAGNAGO – Ospedale unico Busto-Gallarate? «Noi come Regione siamo pronti. Stiamo attendendo le decisioni dei sindaci. Sarà in funzione delle loro decisioni che prenderemo le iniziative che verranno sottoposte». Lo ha detto Letizia Moratti, vicepresidente della Lombardia con delega al Welfare, ospite questa sera 9 settembre del Rotary club Castellanza in Villa Buttafava a Cassano Magnago.
Le responsabilità dei sindaci
In un lungo tira e molla sulla costruzione del nuovo ospedale a Beata Giuliana, la numero due della giunta regionale ripassa la palla alle amministrazioni locali che nel frattempo chiedono garanzie che Regione ancora non ha dato. E’ singolare che l’ultimo intervento di rilievo sul tema risale al 14 luglio proprio per voce di Moratti, ospite a un convegno sulla Sanità organizzato ad Albizzate. Le sue dichiarazioni furono praticamente a oggi ma da allora è calato un silenzio che ormai, è certo, perdurerà almeno fino alle prossime elezioni di ottobre. E’ un rallentamento che ha stupito Moratti? A precisa domanda risponde: «Io ho molto rispetto per le responsabilità dei sindaci. E se i sindaci hanno inteso prendere più tempo per dare il via a questa realizzazione, noi siamo rispettosi delle autonomie locali».
Gli altri corrono
Nel frattempo gli altri si muovono. «A Brescia abbiamo stanziato 500milioni per gli Spedali civili, un progetto pubblico davvero importante. Per l’ospedale di Cremona altri 330milioni, su Desenzano invece 110 milioni per la messa a norma sismica: un fermo dell’ospedale che va dai sei ai dieci anni rende più conveniente un nuovo ospedale, togliendo il disagio ai cittadini ed evitando la chiusura di reparti. La stessa cosa vale per Salò dove in accordo con il sindaco stiamo elaborando una nuova sede da 15 milioni per i servizi presenti nel vecchio ospedale. Questi sono interventi che abbiamo programmato e stanziato». A Busto-Gallarate invece è ancora tutto fermo.
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