MALPENSA – Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha rinviato il ricorso presentato da Legambiente contro il progetto ferroviario per unire Gallarate e il Terminal 2 di Malpensa. La nuova data è stata fissata per il 14 giugno. E proprio oggi, 15 febbraio, era attesa anche la sentenza del ricorso presentato dai Comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo, che fin dall’inizio si sono opposti alla posa dei binari.
Comuni in attesa
In sospeso, quindi, Legambiente. Ma anche i due Comuni dovranno restare sulle spine ancora per un po’, il tempo che servirà affinché la sentenza venga depositata. Probabilmente una questione di giorni.
Si tratta di una decisione spartiacque: nel caso in cui il Tar dovesse respingere il ricorso, di fatto vorrebbe dire il via libera al progetto del doppio binario che attraverserebbe la brughiera casoratese, interessata per circa il 90% del tracciato ferroviario. Che è uno dei punti più dibattuti dagli enti del territorio, tanto dalle forze politiche quanto dagli ambientalisti per difendere le aree verdi. Per il sindaco Dimitri Cassani, come ha più volte ribadito, «non è mai stato un “No” a prescindere». Anche se a domanda di fondo non cambia: «Vale davvero la pena?».
La vicenda
La vicenda è stata caratterizzata non solo da veti, ma anche da compromessi. Come l’accordo raggiunto tra Parco del Ticino e Regione Lombardia, in merito a quei 3,4 milioni di euro richiesti dall’ente che tutela l’ambiente con l’obiettivo di convertirli in opere compensative sul territorio. Ma che includono anche altre condizioni, come il quadruplicamento della Rho-Parabiago a cui subordinare la T2-Gallarate o la possibilità che i binari diventino la nuova via principale per il trasporto merci.
Opposta è invece la posizione di Legambiente, che – dopo un primo tentativo considerato «improcedibile» – la scorsa estate era tornata alla carica con un nuovo ricorso, ora rinviato a giugno. Parallela l’azione congiunta di Casorate e Cardano. Ancora in attesa di scoprire cosa succederà.