Ferrovia T2-Gallarate, Parco Ticino ritira il ricorso al Tar. C’è l’accordo con Regione

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MALPENSA – Il Parco del Ticino e Regione Lombardia hanno raggiunto un accordo. Il tavolo tra i due enti era stato riaperto per tornare a discutere sulle compensazioni ambientali riferite al collegamento ferroviario tra il Terminal 2 di Malpensa e Gallarate. E ora un compromesso è stato trovato. O meglio, «da una parte hanno fatto delle richieste, dall’altra li hanno accontentati», sintetizza il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani. Il riferimento va in modo particolare a quei 3,4 milioni di euro richiesti dal Parco, con l’obiettivo di convertirli in opere compensative sul territorio. Soldi ottenuti. Il risultato? Di fatto, in questo modo il Parco – per quanto di sua competenza – ha dato il via libera alla posa dei binari nella brughiera. Una mossa che ha portato, come ovvia conseguenza, al ritiro del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale contro il Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale).

«Continuiamo sulla nostra strada»

Con il Parco del Ticino che si chiama fuori e il ricorso di Legambiente già respinto, ora in campo restano solo Casorate e Cardano al Campo, ancora decisi a fermare l’opera. «Ognuno guarda in casa propria», prosegue Cassani. «Noi abbiamo preso una strada e vogliamo mantenerla». Che è quella del ricorso, a oggi ancora attivo, con la seconda udienza fissata per gennaio 2022. «Il Parco ha fatto una scelta diversa, noi invece continueremo verso i nostri obiettivi».

Le compensazioni ambientali

Nell’intesa trovata tra Parco e Regione spicca il fattore compensazioni. A partire dal superamento del «blocco dovuto all’applicazione del metodo Strain, che inizialmente era stato valutato come soluzione». Resta fermo il pallino della riqualificazione ambientale, da intendere come «ricostituzione dell’area boschiva sul nostro territorio, dove ci sarebbe una perdita effettiva del suolo a causa della ferrovia». Principalmente Casorate e Cardano. Ma «nel caso in cui le aree non dovessero essere sufficienti, allora verranno prese in considerazione anche quelle dei Comuni che si trovano intorno all’aeroporto». In ogni caso, sarà attraverso una successiva convenzione che verrà definito in maniera più specifica dove realizzare queste operazioni. Che spaziano dalla «riforestazione a interventi per nuovi sentieri. O anche mettere mano per incentivare la mobilità dolce: tutto ciò che rientra nella sostenibilità ambientale».

Le altre condizioni

Inoltre sono state inserite anche altre condizioni. Come il fatto che «la realizzazione della T2-Gallarate sia subordinata al piano di quadruplicamento della Rho-Parabiago». Oltre alla possibilità che i binari diventino la nuova via principale per il trasporto merci. Anche se questa ipotesi non convince troppo il primo cittadino: «Lo stesso proponente aveva detto che non è una via adeguata per il tipo di merci che viaggia sugli aerei, ma di solito viaggia per strada». Ma aldilà delle considerazioni, ormai anche l’ostacolo Parco del Ticino è stato superato. E la realizzazione della ferrovia è sempre più vicina.

Compensazioni ambientali Malpensa T2-Gallarate. Regione torna al tavolo col Parco

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