A Busto è già Velasco mania. Ma scoppia il caso Lloyd

BUSTO ARSIZIO – E’ bastato il nome di Velasco, anticipato lo scorso 12 aprile, a far esplodere l’entusiasmo in città, e non solo…

Quella per molti sembrava solo una suggestione, un sogno irrealizzabile, un nome campato in aria solo per acquisire click o semplicemente “fumo negli occhi” – come un caro amico lettore ci aveva scherzosamente e immediatamente ammonito – è invece divenuto realtà, proprio nell’anno in cui Busto Arsizio sarà Città Europea dello Sport.

L’occasione per volare

Tutto ciò – lo diciamo in anticipo – non vuol dire che i politici dovranno fare a gara per farsi un selfie con Velasco, prendendosi pure i meriti dell’operazione pur di avere visibilità; dovranno semmai cercare di supportare tutti insieme patron Pirola, in quella che per Busto Arsizio sarà un’importantissima vetrina mediatica. Un’occasione d’oro per vincere quella maledetta paura di volare che, nel calcio come nel volley, da anni attanaglia e continua ad attanagliare la quinta (che nel frattempo è diventata sesta) città della Lombardia.

Le apparizioni

La Velasco mania, a maggior ragione dopo lo smarcamento di Julio dalla Fipav, è sempre più dilagante, tanto che in città sono già iniziate le prime “apparizioni”, con Pirola e Velasco avvistati nella centralissima via Milano. Non sappiamo se sia effettivamente così, ma se alla gente piace crederlo, va bene lo stesso. Perché nello sport ogni tanto è anche bello sognare e vivere di emozioni. Quelle emozioni che Velasco – grazie al capolavoro di Pirola – sta suscitando in città.

Lloyd vuole Busto

Città dove il nome di Velasco, in barba persino ad un progetto dichiaratamente improntato sulle giovani, sta facendo inevitabilmente crescere l’asticella delle attese. E per un’Uyba protagonista, non si riesce ad immaginare una regia senza le mani fatate di Carli Lloyd. Sebbene la giocatrice statunitense non rientri anagraficamente nell’idea di base, prima di rinunciare ad un simile talento forse sarebbe il caso di fare un‘ulteriore riflessione e magari risedersi attorno a un tavolo per trovare un nuovo punto di incontro, valutando per esempio il ruolo di possibile “chioccia” dell’americana per la crescita di Jennifer Boldini. Anche perché Lloyd, che in tempi non sospetti aveva già dato il suo ok al rinnovo, a Busto si sente oramai di casa: e lei e la sua famiglia vogliono restarci. Sarà difficile, ma forse si può fare ancora un’eccezione, anche perché su una base che già comprende le sotto contratto Zannoni e Olivotto, Lloyd darebbe ancor più spessore all’ossatura della nuova Uyba 2023/2024.

Busto Velasco Lloyd – MALPENSA 24