A Vanzaghello per la Giornata del dialetto la “conta” preferita nei giochi dell’infanzia

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VANZAGHELLO – Oggi, domenica 17 gennaio, siamo tutti invitati a riscoprire il cuore delle nostre tradizioni culturali, grazie al dialetto. Torna, infatti, l’appuntamento con la 9.a edizione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, istituita dall’Unpli-Unione nazionale Pro Loco d’Italia per sottolineare, tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale rappresentato dai dialetti e dalle lingue locali. In questa direzione prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale di Vanzaghello per costruire un crescente interesse per la lingua locale, cordone ombelicale che lega la comunità al proprio Dna, favorendo diverse progettualità come la 2.a edizione del “Progetto Dialetto: lingua madre”, attività di educazione storico-sociale, scuola e territorio, volta ad ampliare le conoscenze e a stimolare confronti culturali ritenuti oggi sempre più attuali. Svariate le manifestazioni promosse attraverso il Centro Anziani come rappresentazioni teatrali, incontri, dibattiti. La biblioteca comunale cura una rubrica settimanale sulla sua pagina Facebook che presenta storie e libri di autori locali per trasmettere il patrimonio di conoscenze e i semi identitari della comunità; inoltre è impegnata in percorsi di raccolta e trasmissione dei saperi tradizionali rivolti alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. A causa delle attuali restrizioni per il contenimento della pandemia, quest’anno sono possibili solo iniziative da remoto.

Iniziativa della biblioteca comunale

L’iniziativa per il 2021 pensata dalla biblioteca mira a riassaporare e condividere la magia dei giochi dell’infanzia: per questo invita a scrivere la conta preferita della vostra infanzia sulla sua pagina Facebook. Quando i cortili erano gremiti di bambini che giocavano e il loro vociare era colonna sonora gradita dei lunghi e assolati pomeriggi estivi, echeggiavano filastrocche simili a limerick (brevi poesie costruite su giochi di parole) e a squisiti nonsense apertamente umoristici, per fare la conta, preludio dell’agognato divertimento. Forse la più nota, conosciuta e misteriosa è questa: «Aulì aulé / ca ta müsé / ca ta prufita lüsinghé / tirulèm, blèm, blèm, / tirulèm, blèm, blum». Quali altre ricordate?

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