Alberto Genovese: la droga come attenuante per gli stupri è la sua difesa

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MILANOAlberto Genovese, ex imprenditore milanese e proprietario di “terrazza sentimento”, l’appartamento nel quale è accusato di aver violentato due giovani durante due differenti feste, una a Milano e una a Ibiza, sarebbe stato “vittima” di una “cronica intossicazione da stupefacenti e un deficit psicologico, con disturbi anche narcisistici” che avrebbero influito sulla sua capacità decisionale al momento dei fatti.

È questa la linea difensiva adottata dai suoi avvocati, che nelle scorse ore hanno depositato una consulenza psichiatrica che andrà a finire nel faldone processuale dell’uomo, che sarà processato secondo rito abbreviato, beneficiando quindi di uno sconto di un terzo della pena, e anche con la clausola che il processo venga svolto a porte chiuse. Sarà proprio lui a raccontare in aula, il prossimo 27 giugno in Tribunale a Milano, la sua versione dei fatti, che verrà supportata anche dalla dottoressa che lo ha esaminato.

Un possibile vizio di mente, quindi, quello a cui presumibilmente mira il pool di avvocato del “golden boy” delle start up, che avendo abusato di cocaina e ketamina avrebbe visto ridotte le sue capacità decisionali.

Genovese è accusato di aver drogato, sequestrato e violentato una giovane modella di 18 anni, durante una festa nella sua abitazione milanese, la quale secondo i suoi avvocati avrebbe riportato un’invalidità del 40% a causa delle violenze subite. Ad accusarlo c’è anche un’altra giovane, 23 anni, che sarebbe stata aggredita e violentata nella villa di Ibiza dello stesso imprenditore.

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