Angioy (Lega): «Puricelli prima di porre il veto sulla Bison ci dica chi rappresenta»

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VARESE – Puricelli chi? «L’ex esponente di Forza Italia dice che sta lavorando a un progetto civico. Bene. Prima di mettere veti sulla candidata leghista del centrodestra però, ci dica: chi sono, quanti sono, dove intendono andare e quali idee hanno per Varese».

Le dichiarazioni di Roberto Puricelli, varesino doc e una delle figure di riferimento della politica cittadina, anche dopo la scelta di lasciare Forza Italia, hanno aperto discussioni e riflessioni tra gli addetti ai lavori (e non solo). E chi non accetta il veto sulla Bison, e chiede all’ex berlusconiano di scoprire le carte politiche, è il commissario della Lega cittadina Cristiano Angioy.

Candidato condiviso, ma leghista

Il candidato del centrodestra, che correrà per Palazzo Estense sarà leghista. E Barbara Bison è il nome benedetto dalla sezione. Certo, sul tavolo resta sempre la carta (coperta, per ora) Bobo Maroni. Il finale di questo derby, che al momento non c’è, non è scontato. Sta di fatto che la partita si gioca in “una cristalleria”, dove una mossa sbagliata o una parola di troppo rischiano di mandare in frantumi gli swarovski padani.

E Angioy lo sa bene, tanto che sulle candidature quello che doveva dire l’ha detto. E sull’argomento aggiunge solo: «E’ chiaro che la persona che verrà individuata per guidare il centrodestra dovrà trovare la convergenza dell’intera coalizione. Non ci sarà nessuna imposizione. Ma è altrettanto chiaro che a esprimere il nome sarà Lega».

Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un fiorino

Il veto di Puricelli su Barbara Bison ha indispettito non poco gli animi leghisti. Cristiano Angioy non lo dice apertamente, usa toni e parole diplomatiche, ma è chiaro che quel “niet” è andato di traverso pure a lui. «Devo ancora capire perché Barbara Bison non va bene come candidato – dice – la storia del “non è una varesina” mi pare una motivazione debole e che alla lunga non regge. E poi non trovo corretto che venga messo un veto prima ancora di chiarire politicamente a nome di chi si sta parlando».

E qui Angioy arriva alle dichiarazioni di Roberto Puricelli. «L’ex forzista dice che sta lavorando a un progetto civico. Ma con chi? Quanti sono? Con quale gruppo di persone? E chi rappresenta oggi che è uscito da Forza Italia? Non so nemmeno chi è l’interlocutore politico e mi trovo già sul tavolo un veto sul nome del candidato sindaco. Francamente mi sembra un modo di fare politica un po’ strano. Insomma Puricelli prima scopra le sue carte, dica quale sono le idee del progetto da lui ventilato dopo di che, quando ci sarà il nome definitivo se ci saranno le condizioni, si potrà aprire un confronto».

Il dubbio

«Inoltre Puricelli dice che, sulla base di un programma valido e concreto potrebbe anche anche sostenere Galimberti. Ovvero – dice Angioy – lo stesso sindaco che per quattro anni Forza Italia, cioè il suo partito fino a pochi giorni fa, ha criticato a più riprese. Quindi, in questo momento che non ho neppure la certezza che chi parla possa essere un player del centrodestra, dovrei accettare il veto sul candidato? Non ci siamo. Direi che Puricelli ha fatto un fuga in avanti. Ne riparleremo dopo che avrà fatto chiarezza politica sulla sua posizione».

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