Antonelli e gli altri sindaci: se vogliono candidarsi hanno 7 giorni per dimettersi

I sindaci di Varese, Busto, Gallarate: Davide Galimberti, Emanuele Antonelli e Andrea Cassani

VARESE – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere e ha dato ufficialmente il via all’iter della campagna elettorale per le politiche in programma il 25 settembre. Ma c’è un’altra scadenza già fissata per quei sindaci, che guidano i Comuni con più di 20mila abitanti, che volessero candidarsi per un posto alla Camera o al Senato. Secondo la legge, hanno infatti sette giorni per decidere se dimettersi e dichiararsi eleggibili per una corsa alle elezioni politiche.

Cosa dice la legge

Lo stabilisce il “testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati“, le cui regole sono richiamate anche dall’analogo “testo unico” sull’elezione del Senato. Si tratta della norma che dichiara l’ineleggibilità dei sindaci delle città con una popolazione superiore ai 20mila abitanti: aggirabile solo in caso di dimissioni dall’incarico 180 giorni prima della scadenza naturale della legislatura. Ma in caso di elezioni anticipate l’ultimo comma dell’articolo 7 della legge afferma che «in caso di scioglimento della Camera dei deputati, che ne anticipi la scadenza di oltre centoventi giorni, le cause di ineleggibilità anzidette non hanno effetto se le funzioni esercitate siano cessate entro i sette giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di scioglimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana».

Sindaci in corsa?

Nelle scorse settimane si è parlato dell’ambizione di una “promozione” a Roma di Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio iscritto a Fratelli d’Italia, che peraltro è l’unico dei grandi partiti che si stima possa ampliare la propria pattuglia di eletti nonostante il taglio dei parlamentari. Ma anche il primo cittadino del capoluogo Varese Davide Galimberti (PD) e il “borgomastro” di Gallarate Andrea Cassani (Lega) potrebbero essere tentati dalla corsa ad uno scranno in Parlamento. Ebbene, se vogliono candidarsi hanno sette giorni di tempo, dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che il Capo dello Stato ha firmato nel pomeriggio di oggi, 21 luglio, e che presumibilmente uscirà nel giro di due-tre giorni.

Il precedente

In caso di dimissioni, decadrebbero immediatamente giunta e consiglio comunale (Antonelli automaticamente decadrebbe anche da presidente della Provincia), con il commissariamento e il ritorno al voto nella prossima “finestra” dell’election day della primavera 2023. In provincia di Varese c’è un precedente che fece clamore: nel 2008 Marco Reguzzoni, allora alla guida di Villa Recalcati, firmò le sue dimissioni da presidente della Provincia il 12 febbraio, dopo che le Camere erano state sciolte il 5 febbraio dal Presidente Giorgio Napolitano (esattamente sette giorni prima), e si candidò alla Camera dei Deputati, venendo poi eletto.

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