MILANO – Aveva avviato un’impresa sub-appaltando a quest’ultima alcuni contratti per il trasporto di materiale minerario nell’ambito dei lavori di realizzazione della nuova piattaforma logistica ortofrutta all’interno del Comprensorio Alimentare di Milano, per oltre 15 milioni di euro, ma é stato arrestato per trasferimento fraudolento di beni. Oggi, mercoledì 16, la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di prevenzione di amministrazione giudiziaria emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta della Direzione Distrettuale Antimafia milanese e del Direttore della D.I.A della società di costruzioni edili, operante nel nord Italia, del medesimo imprenditore.
Le indagini
L’istruttoria è stata originata dall’attività di polizia giudiziaria svolta dalla DIA che, nella scorsa estate, ha portato all’arresto di un imprenditore di origini calabresi, già condannato per mafia, gravemente indiziato di trasferimento fraudolento di beni e valori e al sequestro di 4 complessi aziendali, fittiziamente intestati a prestanome, nonché di numerosi beni mobili strumentali, immobili e conti correnti per un valore complessivo di oltre 5,5 milioni di euro.
In concreto, gli accertamenti di carattere preventivo hanno consentito di far emergere sufficienti indizi circa la condotta della società colpita dal provvedimento, poiché avrebbe agevolato l’attività di un’impresa riconducibile al citato indagato, sub-appaltando a quest’ultima alcuni contratti per il trasporto di rifiuti edili. Le indagini hanno inoltre dimostrato come i relativi aspetti contrattuali del sub-appalto pari a circa 1,3 milioni di euro, venissero definiti dai vertici societari direttamente con il predetto indagato sebbene questi risultasse formalmente semplice autista dipendente dell’impresa sub-appaltatrice.
