ARCISATE – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 22enne italiano per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto, allo scopo di sottrarsi al controllo da parte dei militari che gli avevano intimato l’alt, si è dato alla fuga alla guida di un’Opel Astra con una serie di manovre azzardate e pericolose.
La folle fuga e le armi in auto
Infatti, incurante del semaforo rosso, ha ingranato la marcia e partendo a tutta velocità e travolgendo una Fiat Seicento, senza fermarsi. Inseguito e raggiunto dai militari vicino al Parco Lagozza, è stato bloccato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare. Perquisizione che ha rivelato una pistola semiautomatica scacciacani, priva di tappo rosso, all’interno della tasca portaoggetti della portiera lato conducente, un coltello della lunghezza complessiva di 22 centimetri di cui 11,5 di lama posto sul tappetino del sedile anteriore lato conducente e un tubo in ferro di lunghezza complessiva pari a 47 centimetri custodito nel portabagagli posteriore. Il 22enne è stato arrestato e portato in carcere.
Resta in carcere
All’esito dell’udienza di convalida, il Gip del Tribunale di Varese, su richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere anche in ordine al reato di incendio, in quanto il 22enne è stato ritenuto responsabile di quanto accaduto a marzo alla “ECO S.E.I.B.” di Arcisate.
L’incendio alla Eco Seib
Le attività investigative, scaturite a seguito dell’incendio nel capannone, sede operativa della ditta, in cui rimasero coinvolti 10 automezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti con danni anche alla struttura, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Varese con l’ausilio della Stazione Carabinieri di Arcisate e svolte mediante acquisizioni testimoniali, analisi di filmati di video-sorveglianza ed operazioni di perquisizione, hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico del 22enne ritenuto l’autore del rogo.