Arsago ricorda don Eugenio. Ma senza il sindaco: isolato in attesa del tampone

arsago lapide don eugenio

ARSAGO SEPRIO – Quest’anno la Festa di Ognissanti è stata speciale ad Arsago Seprio. Ieri, primo novembre, è stata inaugurata la lapide dedicata a don Eugenio Perego, parroco in paese dal 1983 al 2009 e scomparso lo scorso 3 gennaio. Purtroppo la crisi sanitaria non ha permesso al sindaco Fabio Montagnoli di partecipare alla posa della targa nella cappella centrale del cimitero. Infatti, secondo gli ultimi aggiornamenti sulla situazione Covid, il primo cittadino è in isolamento, in attesa di ricevere l’esito del tampone dopo aver mostrato alcuni sintomi del virus. Al suo posto ha presenziato il vicesindaco, Pierluigi Fossen, che ha accompagnato la cerimonia con un discorso firmato da Montagnoli.

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Il discorso letto da Fossen

Queste le parole del sindaco, restituite ai presenti per voce del vice Pierluigi Fossen, per ricordare «l’affetto e la riconoscenza degli arsaghesi»:

Una figura, per noi arsaghesi, di grande spessore sia spirituale che civile. Don Eugenio ha accompagnato molte famiglie nei momenti più significativi della loro vita confermandosi un punto di riferimento per tutta la comunità arsaghese.

Persona di grande cultura, schiva a mettersi in mostra. Egli ha percorso tutto il suo cammino in modo univoco, sempre bilanciato e conforme al proprio modo di pensare, senza tentennamenti e senza paure di eventuali polemiche o divergenze. I risultati ottenuti, per la sua grande capacità di guidare i fedeli ma anche per il suo senso di grande restauratore dei luoghi religiosi millenari che Arsago possiede, sono stati la dimostrazione della sua profonda dedizione al paese.

Chiesa gremita e frequentata, innovazioni di preghiere ed opere imponenti quali i restauri della Basilica San Vittore, della chiesa di Santa Maria in Monticello, del Battistero, dell’Oratorio ed altri interventi, sono la testimonianza e l’eredità del suo amore verso una comunità con la quale ha condiviso un quarto di secolo.

Don Eugenio ad Arsago

Ad Arsago don Eugenio è stato un punto di riferimento e una presenza fissa. Chi ha avuto modo di conoscerlo lo ricorda come una persona di carattere che ha dato e fatto molto per la comunità. In particolar modo, a lui si deve il restauro di San Vittore e di Santa Maria, il ripristino dell’oratorio feriale e la rinascita dello storico palio dei rioni nel cortile dell’oratorio.  Per i suoi venticinque anni di servizio in paese, l’allora amministrazione guidata da Giorgio Merletti decise di rendergli omaggio con il Premio Sciatt, assegnato ogni autunno a chi si è contraddistinto all’interno della comunità. In quell’occasione, l’ex sindaco lo descrisse come una persona rigida su alcune posizioni ma allo stesso tempo moderna nell’interpretare il Vangelo secondo i dettami della vita quotidiana. Dopo aver lasciato Arsago nel 2009 tornò a Barzanò, in provincia di Lecco, dove trascorse la sua gioventù prima di entrare in seminario e dove, il 7 gennaio scorso, sono stati celebrati i funerali.

Il sindaco in isolamento

Il sindaco ha dovuto rinunciare alla cerimonia. Si trova infatti costretto in casa in quarantena fiduciaria, come scrive sui social: «È da una settimana che tra febbre e vari sintomi sto lottando per uscirne», si legge. «È dura ma mi sto impegnando e spero di poter tornare al più presto in piena efficienza».
Attualmente i positivi in paese sono 51, mentre risultano 19 le persone in isolamento.

E’ morto don Eugenio Perego, per 26 anni parroco di Arsago Seprio

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