Legnano, colpo di So.LE su asili e famiglie. Brumana: «Blitz grave e dannoso»

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LEGNANO – «Con un blitz ferragostano a favore di una società, da molti considerata un feudo del gruppo egemone nel Pd e nella Giunta, sono stati affidati alla So.LE tutti i servizi educativi del Comune di Legnano». Comincia così l’attacco sferrato oggi, mercoledì 11 agosto, dal consigliere civico Franco Brumana all’ultima scelta resa nota dall’Amministrazione Radice: il passaggio, dal 2022, della gestione di asili nido, centri estivi, assistenza educativa scolastica, pre e post scuola, facilitazione linguistica e culturale dalla cooperativa Stripes all’Azienda Sociale consortile del Legnanese.

Sul piano formale, Brumana eccepisce come «questo radicale cambiamento è stato attuato con una semplice e inaspettata delibera di Giunta in palese contrasto con l’art. 42 del Tuel, il Testo unico degli enti locali, che riserva al Consiglio comunale la competenza sull’organizzazione dei servizi. Sono stati violati anche i più elementari princìpi democratici di partecipazione, che avrebbero imposto un’ampia e approfondita discussione prima di una decisione così importante».

«Azienda inadeguata»

L’ex candidato sindaco e ora consigliere del Movimento dei Cittadini rileva come «l’art 89 del Tuel dispone che l’organizzazione dei servizi risponda a criteri di funzionalità, di economicità, di professionalità e responsabilità. Sarebbe stata quindi necessaria una verifica collettiva della rispondenza a questi criteri, che a mio avviso avrebbe condotto ad una valutazione negativa perché So.LE non ha esperienza sui servizi educativi e perché sino ad ora non ha dato dimostrazioni positive del suo operato nei servizi sociali di cui si occupa» in molti altri comuni del territorio.

«Drammatiche conseguenze»

Ancora, per Brumana «risulta grave che questi servizi vengano affidati a chi svolge una funzione inquisitoria sui rapporti genitoriali e di fatto determina l’allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, che viene disposto dal Tribunale per i minorenni solo a seguito delle segnalazioni e delle pressioni della SoLE. Questa confusione dei ruoli può generare sfiducia e purtroppo conseguenze drammatiche con l’incremento degli affidi evitabili con un adeguato sostegno psicologico, culturale e anche economico, che sino ad ora So.LE ha troppo trascurato. Ne faranno le spese soprattutto le famiglie immigrate, che sono portatrici di culture diverse e che a volte non sono attrezzate per tutelarsi compiacendo le operatrici di So.LE.

«Ogni questione – rileva infine il consigliere di opposizione – viene superata dalla Giunta con l’abuso della parola magica “sinergia” senza considerare che la “sinergia” non necessita di confusione e può essere meglio attuata da soggetti diversi, che collaborano valorizzando le rispettive reali competenze».

Legnano, dal 2022 i servizi educativi del Comune passeranno ad Azienda So.LE

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