Atalanta-Pro Patria: 4-1. Dea a mitraglia, tigrotti a nanna

I NERAZZURRI NON FANNO SCONTI NEANCHE SULLA MAGLIA

CARAVAGGIO – Nell’assurdo Sunday Night di campionato (per la gioia del calcio cosiddetto moderno delle paytv) la Pro Patria subisce un severo quanto esagerato 4-1 dall’Atalanta Under 23 di Francesco Modesto. Una sconfitta – la quattordicesima in campionato, la settima in trasferta – maturata di fatto in nove maledetti minuti di un primo tempo pirotecnico: quelli che passano dall’eurogol di De Nipoti al 24′, al rigore di Capone al 33′ (nel mezzo la rete al 29′ del gioiellino serbo Vlahovic). Il meritato gol – il primo in stagione dopo due anni di digiuno – di Parker al 39′ fa sognare ad una rimonta quasi impossibile che per la Pro di Riccardo Colombo diventa davvero impossibile quando Vlahovic al 60′ firma la doppietta personale e il 4-1 finale. In una domenica in cui il Mantova può finalmente brindare alla serie B.

Salvezza vicina, playoff ancora possibili

Per i tigrotti di Colombo, al sesto ko nelle ultime dieci gare, la salvezza resta comunque ad un passo, per non dire altro: a 270′ dal termine della regular season, i 7 punti di vantaggio sul Novara terzultimo, dovrebbero infatti garantire ai bustocchi la matematica certezza già nel prossimo turno, con la Pro attesa sul campo di un’Alessandria già retrocessa aritmeticamente in D, al pari praticamente della Pro Sesto, altra avversaria sulla strada dei biancoblù. Anzi, a volerla dire tutta, la Pro Patria – alla luce di un simile calendario (due trasferte contro due squadre già retrocesse, intervallate dalla gara casalinga contro la Virtus Verona) – potrebbe seriamente rientrare in lizza per i playoff. Come si dice: volere è potere.

No alle squadre B, rispetto per la Pro

Non ci permettiamo di dire che le squadre B non facciano bene al calcio italiano, di sicuro però non fanno il bene della serie C (l’ambiente desolante in cui si è giocato a Caravaggio ne è un esempio), di quello che per noi è e rimane il “calcio dei Campanili”. Non solo perché le squadre B rischiano di falsare le classifiche finali, a discapito di chi invece investe soldi ed energie per sudarsi anche solo la permanenza in categoria, ma a volte perché mancano proprio di rispetto, forti di una superiorità economica senza possibilità di replica. Alla luce di quanto accaduto nel match d’andata a Busto, con i tigrotti costretti a rinunciare in casa alla propria gloriosa casacca biancoblù per fare un favore alla (mini) Dea presentatasi in bianco, ci eravamo illusi che il club orobico si ricordasse di restituire il favore di maglia. Ci eravamo illusi, appunto: Atalanta in campo con la tradizionale divisa nerazzurra e Pro Patria – per la serie le piccole non contano e devono pure subire stando zitte – in completo rosso. E presa pure a sberle in campo, davanti a Daniele Bonera, vice di Pioli ma candidato principe a guidare il Milan U23 nella prossima stagione.


La partita: tre gol in nove minuti

Senza Lombardoni, Mallamo e Saporetti, mister Colombo recupera Ferri e Pitou dalla squalifica, dando una maglia da titolare anche a Parker (punta centrale) e all’ex Christophe Renault (l’altro ex, il fratello gemello Guillame, parte dalla panchina). L’approccio della Pro è buono (al 10′ l’arbitro Matteo Canci di Carrara cade goffamente, necessitando l’intervento dei sanitari orobici), ma a sbloccare il risultato è però la Dea con un autentico golasso: al 23′ Tommaso De Nipoti si inventa un sinistro pazzesco a giro alla Orsolini che si infila all’incrocio dei pali. I tigrotti provano a reagire, ma al 29′ – su azione di rimessa – il serbo Vania Vlahovic finalizza in rete col mancino l’assist-cross di Capone. I tigrotti stavolta accusano il colpo: Minelli stende ingenuamente il gioiellino serbo e Cristian Capone dal dischetto firma il tris al 32‘. Il 3-0 è un passivo oggettivamente esagerato, reso meno pesante al 39’ da Sean Parker, il cui colpo di testa vale il primo gol stagionale dopo due anni di digiuno (l’ultima volta il 26 marzo 2022 a Seregno). All’intervallo sul 3-1, nella ripresa – con Citterio al posto di Castelli – a chiudere i conti, spegnendo ogni speranza di rimonta biancoblù ci pensa al 60′ ancora Vania Vlahovic, ancora di sinistro per un 4-1 che sarà il risultato definitivo.


Le pagelle: Parker si danna

Rovida 5.5; Vaghi 5, Minelli 5, Moretti 5; Somma 5 (17′st G. Renault 5.5), Nicco 5 (17′st Fietta 5.5), Ferri 5 (43’st Marano sv), C. Renault 5; Castelli 5 (1′st Citterio 5), Pitou 6; Parker 6.5 (32′st Curatolo sv). Colombo: 5.

In & Out: il treno dei desideri

In una settimana in cui la multa di 200 euro inflitta al club di via Ca’ Bianca per la mancata erogazione dell’acqua calda negli spogliatoi della terna è sembrata una sorta di contrappasso alle magagne combinate dall’arbitro Cappai nel match prepasquale col Legnano (gol annullato a Castelli e rigore regalato ai veneti), la vera bomba (non d’acqua) è stata un’altra. La notizia capace – incredibile ma vero – di unire tutta la tifoseria biancoblù, facendola sognare ad occhi aperti, ha riguardato il media manager bustocco (non un addetto stampa…) Giorgio Ferrario, dimessosi a sorpresa dalla Uyba dopo più di un ventennio di record social. Un addio inatteso che ha di riflesso generato un’opportunità pazzesca per le ambizioni della Pro Patria, tanto da far intuire – nel corso della trasmissione Biancoblù su rete 55 – una sorta di apertura persino da Patrizia Testa, attenta anche ai possibili ritorni di immagine e marketing che un simile profilo generebbe. Ma le opportunità – e questa è una di quelle più uniche che rare viste le profonde radici biancoblù di Ferrario e della sua famiglia – vanno sapute cogliere al volo, anche perché sabato, nel parterre del PalaBorsani di Castellanza in occasione della gara playoff fra Futura e Macerata, sono circolate voci (attendibili) di altri tre competitor (due del volley e uno del calcio) già mossisi per battere la Pro Patria. Carpe diem, insomma. Chi arriva in ritardo, stavolta perde il treno: il treno dei desideri… A San Turotti il compito di portare a termine l’ennesimo colpaccio.

Il tabellino

Atalanta U23-Pro Patria: 4-1 (3-1)

Marcatori: De Nipoti (A) al 24′, Vlahovic (A) al 29′, Capone (A) su rigore al 33’pt, Parker (P) al 39’pt, Vlahovic (A) al 15’st

ATALANTA U23 (3-4-2-1): Vismara; Ghislandi (1′ st Berto), Comi (18′ st Masi), Ceresoli; Palestra, Mendicino, Panada, Bernasconi; De Nipoti (27′ st Diao), Capone (18′ st Cortinovis); Vlahovic (34′ st Cisse). A disposizione: Dajcar, Bertini, Muhameti, Jimenez, Chiwisa. Allenatore: Modesto.

PRO PATRIA 1919 (3-4-2-1): Rovida; Vaghi, Minelli, Moretti; Somma (17′ st Renault G.), Nicco (17′ st Fietta), Ferri (43′ st Marano), Renault C.; Castelli (1′ st Citterio), Pitou; Parker (32′ st Curatolo). A disposizione: Mangano, Ndrecka, Bashi, Stanzani, Bertoni, Piran, Ghioldi. Allenatore: Colombo.

ARBITRO: Canci di Carrara (Bianchi di Pistoia e Sbardella di Belluno; Ismail di Rovereto)

NOTE: Spettatori: 237 paganti (21 nel Settore Ospiti). Terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Nicco (PP) e Comi (A). Calci d’angol0: 1-1. Minuti di recupero: 3′pt, 3′st.

Next match: sabato ad Alessandria, già in D

Ancora una trasferta per i tigrotti di Colombo, di scena sabato 13 aprile (ore 18.30) al “Moccagatta” di Alessandria, ospiti dei grigi mandrogni, già matematicamente retrocessi in serie D, al termine di una stagione a dir poco travagliata sul fronte societario, con ben sei cambi di allenatori, deferimenti, penalizzazioni e chi ne ha più ne metta, compresa una scazzottata. Una brutta fine insomma per un club storico che solo nel 2021 – nonostante il blitz dei biancoblù di Javorcic firmato Latte Lath all’ultima giornata – aveva centrato la serie B dopo 46 anni di assenza

Atalanta Pro Patria Dea – MALPENSA 24