Borsano rimarrà senza banca, non basta la mobilitazione del quartiere

Lo sportello di Intesa Sanpaolo di via Novara, angolo piazza Toselli

BUSTO ARSIZIO – L’ultima banca di Borsano chiuderà i battenti il 19 settembre. Speranze quasi nulle di una marcia indietro anche dopo che una delegazione di cittadini del quartiere ha incontrato i rappresentanti della direzione regionale di Intesa Sanpaolo, l’istituto che nell’ambito del processo di razionalizzazione delle filiali ha deciso di abbassare la saracinesca in via Novara 1 per trasferire l’operatività della clientela a Sacconago. Non rimarrà nemmeno lo sportello bancomat: solo una sede convenzionata con Banca 5, la banca di prossimità del gruppo per il prelievo nelle tabaccherie. E adesso i borsanesi temono per la desertificazione del quartiere.

Politica di accentramento

Nulla di fatto per la delegazione borsanese, che ha incontrato i rappresentanti dell’istituto di credito in rappresentanza dei cittadini che il mese scorso avevano lanciato una mobilitazione del quartiere contro l’ipotesi di chiusura della sede di Intesa Sanpaolo di via Novara, all’angolo con piazza Toselli. Le ragioni di Borsano – filiale storica presente da più di 60 anni, 2200 correntisti nel quartiere (molti dei quali anziani) e rischio di assembramenti ai soli due sportelli bancomat (di cui uno accessibile solo negli orari di apertura della filiale) in piazza Chiesa Vecchia a Sacconago – non sembrano bastare per un ripensamento di Intesa. La scelta di chiudere a Borsano rientra nella politica nazionale di riduzione dei piccoli sportelli con accentramento in sportelli più grandi (sta per chiudere anche la filiale di Dairago) e i 2-3 km di distanza da Sacconago non rappresenterebbero un problema di mobilità.

Poche speranze

A quanto pare, a Borsano non rimarrà nemmeno uno sportello bancomat, che era la richiesta minima del quartiere, ma l’intenzione sarebbe di supplire con uno sportello di Banca 5 in una tabaccheria del quartiere, dove sarà possibile effettuare prelievi e versamenti, anche se solo negli orari di apertura, e almeno in una prima fase con un’esenzione delle spese. L’ultima speranza dei borsanesi è in un intervento di “moral suasion” dell’amministrazione comunale, ma il quartiere è pronto a continuare la mobilitazione. Il timore è che l’addio della filiale di Intesa Sanpaolo possa rappresentare un ulteriore motivo di perdita di attrattività del quartiere, dopo lo stop alla rete della banda larga di Open Fiber alle porte di Borsano, e con piazza Toselli e via Novara in cui ormai sono sopravvissute pochissime attività commerciali. «Non vogliamo diventare un dormitorio» l’appello dei cittadini borsanesi.

Chiusura in vista per la banca di Borsano, è mobilitazione: «Lasciateci il bancomat»

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