Busto a Roma per sbloccare le assunzioni in Comune. Con lo “zampino” di Rosato

Sullo sfondo, il Viminale. In basso a sinistra Ettore Rosato, in alto a destra Marco Lanza

BUSTO ARSIZIO – L’onorevole Ettore Rosato, parlamentare e neo-vicesegretario di Azione, ha mantenuto la promessa fatta quando è venuto a Busto Arsizio e ha incontrato il sindaco Antonelli: grazie al suo interessamento, il segretario generale del Comune di Busto Arsizio Domenico D’Apolito, accompagnato dal capogruppo della lista Antonelli Marco Lanza, è stato ricevuto da un alto funzionario del Ministero degli Interni per discutere dei problemi dei limiti di assunzioni a Palazzo Gilardoni e delle indennità di produttività dei dirigenti, che sono più basse rispetto a quelle delle città vicine.

L’impegno di Rosato

L’incontro dà seguito al faccia a faccia che l’associazione politico-culturale Libertas, di cui Marco Lanza è rappresentante in consiglio comunale, aveva organizzato tra l’onorevole Rosato, già vicepresidente della Camera, e il sindaco Emanuele Antonelli, poco prima di Natale. Il deputato di PER, movimento confluito nel partito Azione di Carlo Calenda (di cui Rosato è da pochi giorni diventato vice segretario), si era impegnato con il sindaco a sottoporre nelle sedi istituzionali preposte i problemi che bloccano le possibilità di assunzione e l’attrattività per i dirigenti, che l’amministrazione comunale Busto “eredita” dai tempi dell’ispezione della Ragioneria Generale dello Stato di quasi vent’anni fa, poi sfociata in un’indagine della Corte dei Conti per irregolarità nelle retribuzioni dei dirigenti e nelle progressioni orizzontali e verticali dei dipendenti comunali.

Le prospettive per il Comune

«Questioni annose da sbloccare, che grazie all’interessamento dell’onorevole Rosato abbiamo potuto fare presente allo staff del ministro Piantedosi – sottolinea il consigliere comunale Marco Lanza, delegato dal sindaco Antonelli a presenziare all’incontro al Viminale – da un lato, il limite alle assunzioni non permette al Comune di Busto Arsizio di far fronte alle esigenze dei cittadini per quanto riguarda i servizi fondamentali, pur avendo ormai da anni superato il capoluogo Varese come numero di abitanti, e dall’altro le retribuzioni più basse dei dirigenti comunali impediscono di rendere appetibile il Comune per queste figure». Lanza fa sapere che «è stato un incontro proficuo e ci sono state prospettate buone probabilità di risoluzione delle problematiche sottoposte, che sono state colte perfettamente. Andremo avanti a lavorare per centrare un obiettivo che può fare la differenza per il buon funzionamento e l’efficienza della macchina comunale».

Lo “zampino” di Azione

E chissà se stavolta lo “zampino” di un esponente di primo piano di Azione come Ettore Rosato non farà indispettire i partiti di maggioranza, che proprio nei giorni scorsi avevano reagito con irritazione alla partecipazione dell’assessore “civico” Salvatore Loschiavo ad una tavola rotonda organizzata da Azione a Legnano sul tema della sicurezza.

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