Busto, l’assessore Loschiavo al convegno di Azione fa arrabbiare il centrodestra

L'assessore Loschiavo è il secondo da destra

BUSTO ARSIZIO – L’ospitata dell’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo ad un convegno di Azione a Legnano fa “bollire” la chat delle segreterie della maggioranza di centrodestra. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia compatte nel chiedergli se fosse «opportuna» la sua presenza ad un’assise di un partito che è all’opposizione, ma l’assessore – via Lista Antonelli – ribatte che ha solo risposto all’invito di un vecchio amico (Carmine Pacente) e che aveva avuto l’ok del sindaco Antonelli.

Loschiavo da Azione

Il “caso” è esploso ieri sera, 9 febbraio, in una chat di maggioranza, ma era sulla bocca di tutti (gli addetti ai lavori) stamattina, 10 febbraio, a margine delle iniziative per il Giorno del Ricordo. A chiedere conto a Loschiavo, assessore alla sicurezza in quota Lista Antonelli, sarebbero stati indistintamente tutti e tre i segretari dei partiti del centrodestra – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – sia per il fatto che il convegno organizzato da Azione Città Metropolitana a Legnano si svolgeva a margine della riunione del direttivo “provinciale” di un partito, che a Busto è in opposizione, sia perché si è svolto in contemporanea con le manifestazioni istituzionali della giornata di commemorazione delle vittime delle foibe.

L'”alibi”

Ma la risposta che l’assessore ha fatto pervenire ai segretari è stata chiara e sintetica: nessun coinvolgimento politico se non l’adesione ad un confronto pubblico tra amministratori (erano presenti anche il sindaco di Legnano Lorenzo Radice e l’assessore alla sicurezza di Milano Marco Granelli, entrambi esponenti di giunte di centrosinistra) organizzata da Carmine Pacente, che oltre ad essere consigliere comunale di Azione a Milano è anche un «vecchio amico» di Loschiavo, come dichiarato dallo stesso Pacente nel post in cui presentava l’evento; e soprattutto, il sindaco Antonelli era avvisato e aveva dato il suo ok.

Il caso

Caso chiuso? L’assessore Salvatore Loschiavo era già finito nel mirino del suo predecessore, il consigliere di Fratelli d’Italia Max Rogora, per una sua passata «candidatura nel PD». Anche se in realtà Loschiavo era stato candidato a Milano quasi vent’anni fa in area Margherita, quando il PD ancora non esisteva, e poi avrebbe simpatizzato per l’amico Carmine Pacente quando era nel PD. Ma sono soprattutto le sue politiche per la mobilità sostenibile e per le piste ciclabili, che per certi versi richiamano quelle della Milano del sindaco Sala, ad averlo messo “nel mirino” di una parte della maggioranza. Anche se lui ha sempre rivendicato che ogni atto messo in campo è stato approvato dalla giunta.

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