Busto, Agesp: “Dopo il rogo possibili problemi per il ritiro rifiuti”

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BUSTO ARSIZIO – L’incendio divampato questa mattina  nella sede Agesp di via Canale potrebbe avere ripercussioni nello svolgimento del servizio di raccolta rifiuti in città. E’ Agesp stessa sottolineare la possibilità in una nota ufficiale: “si segnala che, in considerazione dell’accaduto, potrebbero verificarsi ripercussioni nello svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti in città, in quanto è stato necessario modificare i percorsi dei mezzi di alcuni operatori”.

Il rogo ha avuto cause accidentali

L’incendio divampato alle 8.30 di oggi, mercoledì 3 ottobre, ha avuto origine da un camion Mercedes Econic alimentato a metano. Le fiamme hanno danneggiato anche due compattatori elettrici che erano vicini al mezzo. Il mezzo conteneva rifiuti in plastica provenienti dal circuito di raccolta porta a porta, mentre uno dei compattatori adiacenti era vuoto e nell’altro si trovavano rifiuti indifferenziati. A seguito della tempestiva segnalazione da parte di alcuni operatori, la squadra di emergenza del settore igiene ambientale di Agesp ha immediatamente attivato le disposizioni di sicurezza facendo, in primis, evacuare il personale e procedendo all’istantanea comunicazione agli enti preposti e alle figure aziendali di riferimento che, in piena collaborazione e armonia con le autorità competenti e coinvolgendo l’Arpa, hanno presidiato la situazione ed assistito allo spegnimento dell’incendio.

Nessun ferito ma possibili problemi sul servizio

La società ha immediatamente posto in essere i protocolli di rito. Nella stesa nota ufficiale Agesp inoltre  “rende noto che nessun operatore è rimasto coinvolto nell’incendio, mentre i danni conseguenti all’accaduto contano un mezzo completamente distrutto e le attrezzature adiacenti anch’esse distrutte. Si conferma, poi, che dalle verifiche effettuate dai tecnici di Arpa non è stata riscontrata alcuna situazione di pericolo a livello ambientale, e sono attualmente in fase di svolgimento le operazioni di bonifica dell’area. Sono attualmente in corso, da parte delle autorità preposte, gli accertamenti volti a stabilire le cause dell’innesco, che, comunque, da una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe essere imputabile ad un cortocircuito generatosi in cabina”.

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