Busto al centro: «Polemiche inutili al commercio. Ecco le nostre proposte»

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BUSTO ARSIZIO – «Al di là delle polemiche quello che davvero serve ai commercianti sono proposte concrete. Che il nostro gruppo consigliare ha fatto presentando una mozione ad hoc. E sulla quale speriamo, visto che rispetto alla vicinanza alla categoria ho sentito solo pareri favorevoli, ci sia la convergenza di tutto il consiglio comunale. Sarebbe una belle dimostrazione di concretezza dopo le tante parole spese». Lo afferma il coordinatore di Busto al centro Gianfranco Bottini.

La mozione

Le richieste avanzate da Busto al centro nella mozione sono rivolte alle attività commerciali e produttive sia a carattere artigianale sia industriale, nonché del settore degli esercizi pubblici. «E quanto chiediamo – spiega il capogruppo in consiglio Laura Alba – è l’annullamento dei costi Tari, Tasi e Imu relativamente ai primi sei mesi dell’anno 2020 e una riduzione del 30% sulle medesime imposte per l’anno 2021, con rientro a regime nell’anno 2022. Queste misure dovrebbero essere adottate per tutte le categorie citate nella richiesta».

Per quanto invece riguarda gli esercizi pubblici, ovvero bar, ristoranti, pizzerie, Busto al centro chiede: l’annullamento degli oneri per l’occupazione suolo pubblico per l’anno in corso, l’attuazione di una serie di procedimenti di facilitazione temporanea (solo per l’anno 2020) per l’utilizzo gratuito di spazi esterni a compensazione dei sacrifici che si prevedono nell’uso degli spazi interni agli esercizi. Una riduzione del 50% degli oneri per le insegne e simili per tutto il 2020. Ma anche di fare chiarezza sul servizio asporto e consegna a domicilio, con un regolamento valido per chi lo effettua, ma utile anche per chi poi dovrà fare i controlli, poiché, in mancanza di tale regolamentazione, molti esercenti preoccupati tendono a rinunciare all’opportunità.

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