La rete idrica di Busto passa ad Alfa e Agesp può pagare tutti i debiti

busto alfa agesp

BUSTO ARSIZIO – La rete idrica di Busto passa ad Alfa ed Agesp paga i debiti. Trovata la quadra tra Alfa, Ato e Agesp sul passaggio della rete idrica cittadina. L’accordo giunge a tre anni di distanza dalla prima delibera comunale, che fissava il prezzo delle reti a non meno di 15 milioni e mezzo di euro. Ora per chiudere in maniera ufficiale mancano soli due passaggi istituzionali: quello in giunta, che dovrebbe avvenire oggi, venerdì 8 giugno e quello in consiglio comunale, programmato per lunedì 18 giugno. Se non ci saranno (e non dovrebbero esserci) colpi di scena si chiuderà quindi un’altra delicata e complessa vicenda per la città di Busto, quella relativa al servizio idrico che, per legge, deve essere preso in carico dal gestore unico, ovvero Alfa. Il passaggio di gestione della rete idrica al gestore unico non solo darà concretezza a quanto prevede la normativa, ma andrà anche a risolvere una pesante situazione debitoria che il ramo di azienda di Agesp responsabile delle reti aveva contratto negli anni sia con Ato, sia con le società ecologiche di depurazione Arno e Olona.

Certo la nuova stima del patrimonio delle reti, elaborata dagli esperti del settore, anche alla luce delle nuove normative è certamente inferiore rispetto ai 15 milioni e mezzo fissati con la delibera fatta quando ancora a palazzo Gilardoni c’era la giunta Farioli. Occorre però considerare anche il fatto che Alfa, in questi anni, pur non avendo ancora firmato il contratto di gestione delle reti, ha comunque iniziato a versare ad Agesp alcuni importi, utilizzati dall’ex municipalizzata per limare il debito accumulato che era pari a circa 10 milioni di euro. E ora che il closing è stato fissato a 12 milioni e mezzo di euro, Agesp potrà contare su un tesoretto che basta, e avanza, a chiudere le pendenze ancora aperte con Ato e con le società ecologiche. Debito che ammonta a circa 6 milioni di euro. Oltre a questo occorre anche considerare poi che il saldo del debito scongiura da parte dei creditori qualsiasi azione di rivalsa su Agesp. Insomma il bicchiere, a guardare tutti i dettagli, è pieno ben oltre la metà. La chiusura dell’accordo può essere quindi considerata in maniera positiva da parte di tutti i soggetti coinvolti nella partita: Alfa, che acquisisce l’importante patrimonio delle reti bustocche e che gestirà, comprese manutenzioni e investimenti, per i prossimi 20 anni; Ato e le società ecologiche di depurazione che vedono soddisfare tutti i loro crediti e Agesp, che potrà così chiudere il conto aperto. Ora quindi non resta che attendere gli ultimi passaggi istituzionali, che nei prossimi giorni dovrà fare il socio di maggioranza di Agesp, ovvero il Comune, per chiudere finalmente la vicenda.

 

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