Busto, cento fiati per 100 rifugiati Aubam: «Non spegniamo le luci della ribalta»

BUSTO ARSIZIO – Tutti in piedi per l’inno ucraino davanti alla chiesa del Sacro Cuore. I “Cento fiati per la pace” del corpo musicale Pro Busto e del liceo musicale Candiani Bausch, diretti dal Maestro Franco Conetta, hanno emozionato la folta platea che sabato sera, 14 maggio, si è radunata nella piazzetta dei Frati per il concerto benefico in favore di Aubam, l’associazione che dall’inizio della guerra in Ucraina ha accolto sul territorio già più di cento rifugiati, organizzando due pullman per portare donne e bambini fuggiti dalle bombe.

L’emozione di Aubam

«Le luci della ribalta si stanno spegnendo, ma i problemi aumentano» ammette Antonio Tosi, detto “Pedela”, storico presidente di Aubam, l’associazione che dopo anni ad organizzare l’ospitalità dei “bambini di Chernobyl” sul territorio si è riconvertita all’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Davanti alla platea del concerto il “Pedela” si è emozionato, e ha annunciato per fine mese un nuovo incontro pubblico al Museo del Tessile per fare il punto della situazione dei rifugiati, in tutto un centinaio, ospitati nelle famiglie bustesi.

Il concerto

In prima fila al concerto c’erano i rappresentanti dell’amministrazione comunale, in primis il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli e gli assessori Daniela Cerana e Salvatore Loschiavo. Con l’«anfiteatro naturale» della chiesa dei Frati come sottofondo, come ha spiegato il presidente della Pro Busto Franco Castiglioni, si è svolta quella che è stata definita «una prova generale» del concerto di San Francesco da riproporre ogni anno. Un’iniziativa nata «dalla volontà dei ragazzi del liceo Candiani-Bausch di fare qualcosa per la pace e per i tanti ucraini accolti a Busto». Perché, come ha spiegato la presentatrice Federica Segato, «nessuna guerra è giusta né giustificata».

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