Busto, il sindaco Antonelli vuole eliminare le passerelle dei 5 Ponti. C’è un progetto

La passerella "verde" all'ingresso di viale Diaz

BUSTO ARSIZIO – «Eliminare le passerelle dei Cinque Ponti» è il nuovo obiettivo del sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, che svela un suo «sogno» che potrebbe diventare uno dei punti più significativi di un ipotetico programma elettorale nel momento in cui dovesse sciogliere la riserva per la sua ricandidatura alle elezioni amministrative del 2021. L’idea è di realizzare un’alternativa agli “ottovolanti” per l’attraversamento ciclopedonale dello svincolo dei Cinque Ponti, con un allargamento della strada che sovrappassa la ferrovia, da corso Italia (zona ospedale) verso il Sempione (e verso il quartiere Santi Apostoli), funzionale alla creazione di una pista ciclopedonale protetta.

La rivelazione

«Un progetto di massima c’è già – ammette Antonelli – ma va valutato in modo approfondito». L’intenzione del sindaco è stata rivelata nei giorni scorsi ed è stata per la prima volta messa nero su bianco in un’intervista. «Un piccolo “sogno” – le parole del sindaco – eliminare le inestetiche passerelle ai Cinque Ponti, allargando la strada così da trovare lo spazio per il passaggio pedonale». La fattibilità dell’alternativa ci sarebbe, ma oltre al costo dell’opera resta da valutare in particolare l’effettiva possibilità di tirare giù gli “ottovolanti”, anche perché potrebbero configurare un danno erariale per il comune che ha speso una cifra notevole, oltre due milioni di euro, per realizzarle appena 15 anni fa.

La storia

Le famigerate passerelle dei Cinque Ponti sono un’opera che risale all’amministrazione di centrodestra guidata da Luigi Rosa. Furono installate dopo la realizzazione del maxi-svincolo che eliminò il vecchio semaforo. Al termine di una serie di assemblee con i comitati di quartiere, si scelse di optare per le passerelle sopraelevate in quanto i cittadini bocciarono l’ipotesi alternativa dei sottopassi ciclopedonali. Così le ingombranti infrastrutture, con un investimento di oltre due milioni di euro, furono posizionate e inaugurate quando nel frattempo era diventato sindaco Gigi Farioli, che peraltro, da consigliere comunale, era stato tra coloro che le avevano osteggiate. Negli anni sono state ribattezzate come gli “ottovolanti” (le aveva buggerate persino Beppe Grillo, in epoca ante-Movimento 5 Stelle, in uno dei suoi spettacoli al palaYamamay) e sono state più volte additate come scempio poco funzionale, anche per via dei tempi di percorrenza pedonale, per niente paragonabili a quelli di un semplice attraversamento sulle strisce.

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