Attentato a Milano: è di Busto il militare accoltellato. La vicinanza degli alpini

busto milano militare accoltellato

BUSTO ARSIZIO – «Auguri di pronta guarigione al nostro concittadino e fratello alpino Matteo Toia». Poche parole da parte del gruppo Alpini di Busto Arsizio che distillano l’affetto e la vicinanza al militare ferito al collo nella mattinata di oggi, martedì 17 settembre, davanti alla Stazione Centrale di Milano da Mahamad Fathe, yemenita, irregolare sul territorio italiano, che subito dopo l’aggressione si è messo a gridare ‘Allah akbar’ mentre veniva bloccato.

L’aggressore subito arrestato

Toia, 34 anni,  alpino e caporale scelto dell’Esercito, è nato e cresciuto a Busto Arsizio. Sia lui che la famiglia sono molto conosciuti in città e gli alpini bustocchi, insieme a tantissimi altri concittadini, hanno dato il via a una tam tam  per fargli sentire tutta la loro vicinanza. Il militare è stato ferito al collo con un tagliacarte. Per fortuna, ma anche grazie alla sua preparazione, il trentaquattrenne è riuscito a limitare i danni. Il fendente, che potenzialmente avrebbe potuto ucciderlo, lo ha ferito in modo non grave. Fathe e’ stato arrestato su disposizione del pm di turno Luca Gaglio (che ha iniziato la sua carriera in magistratura a Busto Arsizio)  per lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Sono in corso accertamenti da parte del pool antiterrorismo, guidato dal pm Alberto Nobili, per appurare se l’aggressione sia ascrivibile al gesto di un folle oppure da collegarsi a un sottobosco collegato al terrorismo internazionale. Tra i primi a esprimere solidarietà al caporale bustocco oggi è stata Giorgia Meloni, vertice di Fratelli d’Italia con un tweet: «Solidarietà al militare pugnalato alla gola al grido di “Allah Akbar” da un immigrato alla Stazione Centrale di Milano. @FratellidItaIia chiede condanne più severe per chi aggredisce i nostri uomini e donne in divisa. Difendiamo chi ci difende!»

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