Busto, preoccupazione bipartisan per la causa sui derivati. Dibattito a porte chiuse

BUSTO ARSIZIO – In commissione bilancio arriva la maxi-variazione a copertura delle spese legali per la causa sui derivati. Ma sul merito della questione il PD chiede «un approfondimento, perché le conseguenze potrebbero essere importanti», e si fa strada l’ipotesi che possa essere trattato in un dibattito a porte chiuse. A proporlo è la presidente della commissione bilancio Paola Reguzzoni (Lega): «È un tema delicato, da affrontare con il massimo riserbo».

La variazione di bilancio

Approda in commissione bilancio, in attesa dell’approvazione prevista in consiglio comunale per domani sera, 23 febbraio, il “maquillage” dei conti di Palazzo Gilardoni, promosso dalla giunta per fare spazio al maxi-aumento del capitolo dedicato alle spese legali, necessario per poter coprire il preventivo da più di 1,1 milioni di sterline fatto pervenire dallo studio Vega Law che sta rappresentando il Comune di Busto Arsizio nella causa avviata da Deutsche Bank sui derivati. A presentare la variazione, l’assessore al bilancio Paola Magugliani: «Abbiamo rivisto gli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità, adeguato alcuni stanziamenti e limato le spese di alcuni assessorati, senza però fare tagli». L’esempio citato sono i 211mila euro in meno sulle assunzioni, per effetto del rinvio di alcuni concorsi. A venire incontro all’amministrazione anche gli 800mila euro del fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali, che lo Stato ha erogato per coprire alcune riduzioni di introiti, sulle multe e sui controlli tributari.

La richiesta di chiarimenti

E se sulla variazione è il PD, con Cinzia Berutti, a far notare che «l’impressione è che si sia “rotto il salvadanaio” per coprire questa spesa urgente», fa più discutere il merito della causa, che genera preoccupazioni che vanno al di là degli schieramenti. «Un approfondimento ai consiglieri è indispensabile – l’invito di Berutti – perché le conseguenze potrebbero essere importanti». Il PD sul tema ha già presentato un’interrogazione, e sono le modalità della discussione che fanno già…discutere.

Il dibattito a porte chiuse

«Al di là causa in corso che non è detto che ci veda soccombenti, ma c’è la necessità di farci rappresentare – sottolinea la presidente della commissione bilancio Paola Reguzzoni – è un tema delicato che andrebbe affrontato senza verbale e a porte chiuse, in una seduta coperta da totale riserbo. Dobbiamo essere uniti tutti nella volontà di non arrivare a pagare cifre spropositate che ricadrebbero sulle spalle dei cittadini». Un appello preventivo rispetto alle domande che potrebbero pervenire domani sera in consiglio.

Ecco perché a Londra

«Ma i consiglieri – avverte il presidente del Consiglio comunale Valerio Mariani – hanno diritto a richiedere notizie e hanno la responsabilità, qualora messi al corrente, dell’utilizzo che ne fanno». Le modalità di discussione saranno valutate in conferenza dei capigruppo. Per ora il sindaco Emanuele Antonelli chiarisce il motivo per cui la causa è stata avviata alla (ben più onerosa) Corte di Londra: «È sotto la giurisdizione della sede della banca che promuove il contenzioso. Nel contratto si rifacevano, in caso di controversie, alla giustizia londinese».

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