BUSTO ARSIZIO – Sbagliato il conteggio del patteggiamento: il procedimento riparte davanti al Tribunale di Busto Arsizio. Così ha deciso la Cassazione annullando, però senza rinvio, il patteggiamento definito a 3 anni definito da O. A., uno dei quattro principali protagonisti della truffa del Puerto Azul, residence extra lusso in Belise che, però, non ha mai visto la luce. Gli investitori, invece, non hanno più visto quanto versato per partecipare al progetto fantasma.
La Cassazione annulla
La bolla esplose nel 2017 grazie all’inchiesta coordinata da Luigi Furno, sostituto procuratore all’epoca in servizio alla Procura di Busto Arsizio, sfociata in procedimenti che hanno raccolto sino a 150 parti civili. Le vittime sono piccoli risparmiatori, persone che in quel sogno fantasma hanno investito i risparmi di una vita. A. era considerato, insieme a Domenico Giannini, boss indiscusso “dell’affare” secondo gli inquirenti, e a Claudio Bocchia e Roberto Gianmarco ai vertici del sodalizio.
A novembre il secondo filone
Altri 20 indagati, stralciati in quanto le loro posizioni erano di minor rilevanza, compariranno davanti al gup di Busto Tiziana Landoni il prossimo 24 novembre. Ieri, giovedì 15 ottobre, si è invece riaperta davanti al giudice di Busto Rossella Ferrazzi il “caso” A. E l’avvocato Gianluca Fontana, che tutela i diritti di molte delle parti civili, ha eccepito sulla convocazione delle stesse in modo che gli interessi dei truffati possano essere tutelati al meglio in assoluto. Eccezione accolta dal giudice che ha poi rinviato l’udienza al prossimo 20 gennaio. Il difensore di A. ha messo in dubbio in aula la possibilità di un nuovo patteggiamento. Posizione che difficilmente potrebbe trovare sostegno giudiziario visto che la Cassazione ha annullato sì il patteggiamento, ma senza rinvio. Si tratterebbe quindi riformulare il conteggio della pena senza che A. abbia altre possibilità.
Busto, residence extralusso finto. Truffa milionaria vera. Verso il processo