«Cascina Burattana da rilanciare»: prima proposta di Ferrario (Popolo Famiglia)

BUSTO ARSIZIO – Cascina Burattana, lenta agonia: per il neo-consigliere Giuseppe Ferrario «va rilanciata con i fondi della rigenerazione urbana e del Pnrr. Può diventare un’azienda agricola didattica, con agriturismo, presidio per l’educazione alimentare e museo della Battaglia di Legnano». Idee per sconfiggere l’abbandono e la decadenza dell’edificio di proprietà comunale che si trova a Borsano, a ridosso del viale Boccaccio. «Ci chiediamo il perché questo abbandono – dichiara l’esponente del Popolo della Famiglia – abbiamo già vissuto in passato la triste vicenda della Cascina dei Poveri, qui forse non tutto è ancora perduto».

La situazione attuale

«La lenta agonia della Burattana» è al centro del primo intervento da consigliere comunale di Giuseppe Ferrario, coordinatore cittadino del Popolo della Famiglia, eletto con la lista dei Civici Popolari e Liberali-Forza Busto. «Se la Cascina dei Poveri è celebre per aver dato i natali alla beata Giuliana Puricelli, fondatrice dell’ordine delle Romite Ambrosiane del sacro Monte di Varese, la Burattana è significativamente importante essendo ubicata sui terreni in cui si svolse la battaglia di Legnano». Quella tra l’esercito del Barbarossa e la Lega Lombarda, citata anche nell’inno di Mameli, che in realtà secondo la versione bustocca sarebbe stata più correttamente “la battaglia di Borsano”, una querelle storica che divide le due città ormai da tempo.

Le opportunità

Ma al di là delle interpretazioni storiche, quel che preme a Ferrario è il recupero della cascina. Innanzitutto perché «parafrasando quanto disse Papa Wojtyla, “non si tagliano le radici”». Ma anche perché le opportunità non mancherebbero: «Come Popolo della Famiglia riteniamo strumenti, come i bandi promossi da Regione Lombardia in merito alla “Rigenerazione Urbana e Territoriale e di Recupero del Patrimonio Edilizio esistente” in riferimento alla legge regionale 18 del 2019, un’ottima opportunità che l’amministrazione non deve perdere per rilanciare la realtà della cascina Burattana. Si esorta pertanto l’amministrazione a prendere in seria considerazione l’adesione ai bandi di rigenerazione già in essere e a quelli che anche a breve saranno emanati da Regione Lombardia (che ha già stanziato 200 milioni di euro in merito) e di quelli futuri nell’ambito del PNRR».

Le proposte

Cosa è concretamente realizzabile nella cascina Burattana? In risposta a questa domanda Giuseppe Ferrario, consigliere neoeletto del Popolo della Famiglia, ha la sua idea: «A nostro avviso lo stabile può essere gestito da un’azienda agricola che faccia anche didattica, può essere creato un presidio sanitario destinato all’educazione alimentare, una porzione può essere data in gestione per l’attività agrituristica, un’ area potrebbe essere dedicata a sede per incontro tra cittadini e tra famiglie, un altra porzione potrà essere destinata a un museo inerente la Battaglia di Legnano e la vita nel medioevo nel nostro territorio. Queste proposte creerebbero un circolo sicuramente virtuoso e molte occasioni occupazionali, con attenzione a quella giovanile che di questi tempi è la vera chiave di ripresa e svolta».

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busto arsizio cascina burattana – MALPENSA24