«Cosa costa dare risposte? A Casorate le contraddizioni sono all’ordine del giorno»

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Cara amministrazione,

Le crociate sono finite un migliaio di anni fa, e nel frattempo, fortunatamente, il mondo si è evoluto, la democrazia è diventata lo strumento di governo più diffuso, i cittadini hanno acquisito diritti, una maggiore istruzione, e con essa una maggiore consapevolezza del mondo che li circonda e delle leggi che lo governano.

E così, nel 2021, i cittadini chiedono trasparenza. Soprattutto quando i loro amministratori la sbandierano. Come la bandiera degli antichi Crociati.
Il simpatico siparietto messo in atto, con la lettura puntuale di un testo infiocchettato a dovere per “dire senza dire”, ci ha lasciati insoddisfatti. Lo abbiamo detto all’istante.

Le contraddizioni sono all’ordine del giorno: non dovete aggiornarci sul centro Alzheimer perché è privato, dichiara nella sua ultima uscita, ma avete fatto fior fior di articoli e costruito un intero bilancio su questa opera. Ne chiediamo ragguaglio. Come minimo.

E cosa dire delle domande rivolte a lei, Sindaco, sul piano di diritto allo studio? Lei detiene la delega, e non è in grado di fornire una risposta?
Perché il punto è questo: è sufficiente leggere il verbale dell’ultimo consiglio comunale per accorgersi che no Sindaco, non ci avete dato nessuna risposta.

Perché è facile e comodo dire che “le vere opposizioni sono costruttive e attente nel contestare”, ma ogni qualvolta viene contestato, Sindaco, la prende abbastanza male.
Tanto da ricadere nella cara vecchia abitudine di minacciare, o anche solo alludere, a querele, denunce e similari.
Se dei sospetti ci sono, nascono dalle vostre dichiarazioni pubbliche messe a confronto con quelle fatte sui social e ciò che dichiarate nelle sedi ufficiali, in Consiglio. Cosa vi costa dare risposte precise e puntuali?

Lo avete fatto riguardo le richieste dei permessi per il cartellone, ma siete stati meno chiari sulle date di rilascio degli stessi, ad esempio. O quando, incalzati, avete rimbalzato abilmente le domande sulle modalità di selezione del personale volontario.
Queste non sono crociate, questa è opposizione attenta a quello che viene fatto e a come viene fatto. E no, non siamo soddisfatti delle vostre risposte.

Se la politica, quella con la “P” maiuscola, è una cosa seria e non uno show, come mai proprio lei, Sindaco, ha aperto l’ultima seduta con allusioni ai nostri “professori politici”, affermazione che tra la maggioranza ha suscitato più di qualche risata sommessa? Come mai è sempre così sarcastico? Pensavamo che il consiglio comunale, giustamente, non fosse uno spettacolino da far finire “in caciara”, ma dobbiamo ammettere che lei ogni volta si impegna molto proprio per indirizzare la discussione su questi binari.

E a proposito di binari, caro Sindaco, se non riuscite nemmeno ad affermare ad alta voce la vostra contrarietà, con buona pace di tutti i ricorsi a tutti i tar del mondo, evidentemente avete già accettato una sentenza non ancora scritta.

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