Gallarate, l’appello di Silvestrini a Gnocchi e Serati: «Opposizione unita»

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GALLARATE – E’ un appello «con spirito di responsabilità e di servizio alla città» quello che Margherita Silvestrini, leader del centrosinistra di Gallarate, rivolge agli altri due candidati sindaci usciti sconfitti dalle Amministrative dello scorso 3 e 4 ottobre ma entrati di diritto in consiglio comunale. «Mi rivolgo – dice – a Massimo Gnocchi e Sonia Serati: abbiamo condotto campagne elettorali improntate al rispetto e alla correttezza, ora è il momento di lavorare assieme per assicurare alla città una opposizione responsabile, attenta, efficace, unita. Faccio appello al loro amore per la città, al loro senso di responsabilità per coordinare assieme azioni e iniziative che ci distinguano come una minoranza vivace, efficace e unita. Questo sindaco ha vinto, ma non potrà usare lo scranno più alto del comune come se fosse un uomo solo al comando».

Opposizione attenta

Secondo Silvestrini, c’è una cosa che condividono ed è la responsabilità verso i quasi 9mila elettori di Gallarate che hanno dato loro fiducia: «Per loro conto abbiamo il dovere di svolgere un’opposizione attenta e responsabile. Abbiamo già dimostrato che siamo capaci di vigilare con fermezza: negli anni passati abbiamo fatto innumerevoli proposte e persino sollevato ventidue osservazioni al Pgt, tutte ignorate, e molte poi oggetto dell’indagine dalla magistratura. Continueremo a vigilare e nel contempo spronare l’azione amministrativa, mi auguro che l’esperienza passata abbia insegnato al sindaco che l’ascolto è davvero un valore».

Il rammarico della sconfitta

A quattro giorni dall’esito delle urne la candidata del centrosinistra prende atto che i cittadini di Gallarate si sono espressi sancendo la continuità della vecchia amministrazione. Rimane il rammarico nel pensare a cosa sarebbe potuto essere a risultato invertito: «Noi avremmo rappresentato una profonda discontinuità nelle proposte e nello stile: la nostra sarebbe stata una amministrazione capace di ascoltare e l’ascolto, costituisce, assieme al dialogo, il presupposto del buon funzionamento di qualsiasi istituzione. Ma il buon funzionamento delle istituzioni democratiche presuppone anche cittadini che partecipano attivamente, il comportamento dei cittadini decide la qualità della vita democratica. A questa tornata elettorale oltre la metà dei cittadini ha rinunciato alla partecipazione alle scelte della città dove vivono e, di conseguenza, al diritto di lamentela. E’ una questione di cultura politica ma c’è anche una questione di incapacità nel non aver saputo convincere per vincere. La responsabilità del risultato è mia, la comunità che mi ha sostenuta lo ha fatto con impegno, generosità, passione sincera, gli errori commessi sono solo miei».

Mazzetti (427 voti) e Martignoni (307) i più votati. In consiglio a Gallarate anche Serati e Gnocchi

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