Casorate torna a sognare la riapertura del vecchio cinema. Dalla Curia il primo ok

casorate cinema luisiano

CASORATE SEMPIONE – «La Curia ha rivisto la precedente posizione. E ha aperto alla possibilità di intervenire gradualmente sul cinema Luisiano per il suo recupero». È tutto vero, dopo 3 anni di silenzio intorno ai progetti di riqualificazione dello storico cinema di Casorate Sempione, potrebbe esserci una svolta. Lo svelano i volontari riuniti nel gruppo “Riapriamo il nostro cinema”. E lo conferma direttamente il parroco del paese, don Giuseppe Bai: «C’è effettivamente questa ipotesi, ma va ben studiata per realizzare un piano che sia sostenibile. Non si possono fare considerazioni senza avere le idee chiare. E soprattutto non si può rischiare di affrontare spese che poi ricadono sulla Curia». Ma non è l’unico problema. Il Comune non è estraneo a questo progetto, e le imminenti elezioni potrebbero accendere polemiche in paese. Per evitare strumentalizzazioni quindi si preferisce agire per step. «Per il momento è meglio non approfondire, dopo il voto vedremo come muoverci», precisa il don. Intanto, quello che conta, è che un piano ci sia.

Superati molti ostacoli

«Non abbiamo abbandonato il progetto, lo abbiamo solo messo in stand-by in attesa di tempi migliori». E pare che quei tempi siano arrivati: il recupero del cinema Luisiano potrebbe tornare una priorità. Tanto per la curia, quanto per il Comune, che «ha dato un supporto tecnico-politico, mettendo a disposizione alcuni professionisti che hanno lavorato gratuitamente alla bozza del progetto di sistemazione». Tre anni di silenzio, ma ora «i tempi sono maturi, perché è cambiato l’orientamento della proprietà. Il parroco ci ha messo al corrente di questa novità». Pare che la Curia abbia «rivisto la precedente posizione», lasciando intendere che ora si possa iniziare con il recupero dell’edificio. Un’operazione da intendere «sempre con le dovute garanzie di tipo economico e di responsabilità, ma sono stati superati parecchi degli ostacoli che tre anni fa ci avevano bloccato».
E in tempo di elezioni è meglio mettere le mani avanti. «Tra poco andremo al rinnovo del mandato amministrativo e, per tenere questa iniziativa al riparo da strumentalizzazioni politiche, abbiamo preferito attendere fino a dopo il risultato delle elezioni». Si chiude così il post: «La rinascita del nostro cinema è un affare di cuore, per cui non può e non deve essere confusa con l’operato amministrativo».

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L’ultimo capitolo sul cinema

L’ultimo incontro tra i vertici del gruppo di volontari e la Curia risale al 2017. Un colloquio che non aveva però dato l’esito sperato dalla delegazione casoratese, impegnata a far rinascere la sala parrocchiale da 260 posti a sedere in un luogo di cultura per ospitare conferenze, spettacoli teatrali, proiezioni e concerti. Così dicevano attraverso la loro pagina ufficiale: «Sapevamo che non sarebbe stato facile, lo abbiamo premesso, in gioco ci sono tanti soldi e tanta responsabilità, soprattutto per la parrocchia che detiene la proprietà dell’immobile». E per recuperare il cinema era stato «presentato il progetto corredato da business plan». Ma non era bastato: «Abbiamo dovuto fare i conti con la dura realtà, quella di funzionari che lavorano per l’ente ecclesiastico e che di certo non guardano il progetto con i nostri occhi, non nutrono lo stesso entusiasmo e soprattutto non considerano il valore affettivo che molti di noi hanno per il nostro cinema. Fanno il loro lavoro, sono burocrati che guardano le carte e analizzano i conti, tutto qui, niente di personale, non conoscono niente di noi e della nostra comunità, per loro quello che conta è solo chi paga i lavori, dove troviamo i soldi e chi gestirà la struttura nel caso dovesse essere sistemata». Ora però la situazione sembra aver preso una piega diversa.

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