Compensazioni ferrovia Gallarate-Malpensa, non c’è solo l’ex Tintoria di Casorate

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CASORATE SEMPIONE – Ci sono altre opzioni, oltre all’ipotesi di un parco urbano nel centro di Casorate Sempione. Sono tre: piazza mercato, l’area della stazione dei treni e la zona delle Piste dei tedeschi. Ora che il progetto della ferrovia Gallarate-Malpensa ha preso il via, c’è chi vuole risposte sulla possibilità di recuperare – e valorizzare – parte dismesse del paese. Infatti i 3,4 milioni di euro in compensazioni ambientali accettati dal Parco del Ticino possono fruttare, investendo sul territorio e trasformando aree cementificate in spazi verdi. Le novità sono emerse in consiglio comunale il 22 dicembre, con un’interrogazione presentata dalla minoranza di Casorate Aperta.

Le tre alternative

Quattro le opzioni. Una è un’area privata: l’ex tintoria Bianchi in via Milano. Poi ci sono le altre tre, «ancora allo stato embrionale», ha premesso l’assessore Andrea Tomasini (Urbanistica). «Da una prima analisi sono subito emerse difficoltà a intervenire nell’area stazione». La pista dei tedeschi «è una possibilità che è stata valutata». Ma si tratta di un’area che tocca marginalmente Casorate e si estende, per lo più, nel territorio di Somma Lombardo. Quindi il dialogo dovrebbe passare per Palazzo Viani Visconti, prima di di prendere qualsiasi decisione in merito. Fino alla soluzione di piazza mercato. Con i suoi 2mila metri quadrati complessivi, potrebbe cederne circa 700-800 da destinare a prato o a parco. Ma è ancora tutto da valutare: «Siamo in attesa di un layout dello studio tecnico per capire la fattibilità e le idee di intervento».

L’ipotesi ex Tintoria

L’ultima opzione è la già annunciata area dell’ex Tintoria Bianchi, che nel 2020 ha visto il crollo del tetto e della grondaia.

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Di fatto, è il luogo per offrire un piccolo polmone verde ai cittadini in un punto strategico. Ed è per questo tenuto in grande considerazione, visto che il principale obiettivo è mantenere la compensazione dentro i confini di Casorate, il Comune che più paga lo scotto dell’intervento ferroviario: «Disponiamo di poche aree, concetto che ha fatto in modo cercassimo aree private». Ora le interlocuzioni tra i Parco del Ticino e i privati, «mentre l’amministrazione ha più un ruolo di coordinamento: qualora ci dovesse essere una formalizzazione economica e si dovesse trovare un accordo fra le parti si procederà con l’evoluzione progettuale sull’area».

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