Castellanza contro il traffico illegale di cani e gatti. «Non comprateli, adottateli»

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CASTELLANZA – Sono sempre di più gli italiani che vogliono avere un amico a quattro zampe, ma in pochi sono al corrente di cosa ci sia dietro la vendita degli animali domestici. Un vero e proprio business, spesso illegale e malavitoso, che frutta più di 5 milioni di euro all’anno, ma che è spesso molto pericoloso per i cuccioli stessi. Importati dall’est Europa, vengono svezzati prematuramente, non curati, né vaccinati. E la metà di essi muore nella tratta. Ecco allora che Castellanza chiede a tutti i cittadini di adottare cani e gatti, invece di comprarli. «Perché l’amore non si compra».

Gli animali non si comprano

«Anche quest’anno abbiamo voluto aderire come città alla campagna di sensibilizzazione e informazione contro l’abbandono degli animali domestici», annuncia il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini. Che si è appunto unita all’iniziativa: “Adottali, l’amore non si compra” della onlus Lav. E l’obiettivo è proprio quello di convincere i nostri cittadini ad adottare gli animali, invece di comprarli. «Anche perché le amministrazioni comunali spendono molti soldi per mantenere i cani persi o abbandonati sul territorio», scrive Partecipiamo in un post su Facebook.

I cani comprati provengono da traffico illegale

Effettivamente, si stima che un canile costi in media quasi 1300 euro all’anno per l’amministrazione e i disagi legati agli animali randagi sono numerosi. A partire proprio dalla salute stessa degli amici a quattro zampe. Secondo alcuni studi recenti,  infatti, il 90% dei cani che vengono acquistati nei negozi e online provengono da una rete di traffico illegale.

Pratiche crudeli

Questi cuccioli vengono importati dall’Europa dell’est, in particolare Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, e si stima che il 50% di essi muoia durante il trasporto. «Vengono quasi sempre staccati prematuramente dalla mamma, senza vaccinazioni, spesso malati e con documenti falsi», denunciano i volontari di Lav.

Criminalità che frutta oltre 5 milioni

Che mostrano poi come dietro questo vero e proprio business di compra-vendita di cani si nascondano spesso gruppi organizzati, che importano gli animali e li smerciano attraverso venditori compiacenti. «Sono circa 8 mila i cuccioli che ogni settimana vengono importati in Italia, per un valore commerciale di circa 5 milioni e 600 mila euro».

Castellanza pensa anche agli animali

Ecco allora che l’organizzazione, e il Comune di Castellanza stesso, invitano tutti coloro che volessero avere un amico a quattro zampe ad adottarlo in canile o gattile, invece di comprarlo. «In questo modo si potrebbe non solo dare una seconda chance a un cucciolo che ha già avuto un passato difficile, ma anche contrastare il mercato illegale di animali e aiutare le amministrazioni locali a sostenere le spese legate al randagismo», spiega Partecipiamo.

Che in quest’ottica, appunto, già nel 2018 ha stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito di cinque anni con l’associazione Cuori e Zampe, per realizzare un gattile in via Jucker. In quest’oasi felina vengono custoditi e curati i gatti randagi o che provengono dalle colonie di Castellanza. «Perciò anche quest’anno abbiamo previsto un riconoscimento di 2 mila euro per la gestione della struttura», conclude Cerini.

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