CATTOLICA (Rimini) – Caleb Ewan torna a colpire al Giro d’Italia e per la quarta volta mette la sua ruota davanti a tutti. L’australiano della Lotto Soudal ha sfoderato una delle sue proverbiali accelerazioni rimontando Elia Viviani e fulminando Giacomo Nizzolo sul traguardo di Cattolica.
Proprio al km 0 lo scatto di Filippo Tagliani della Androni Giocattoli Sidermec e di Umberto Marengo della Bardiani CSF Faizané, ripresi a Imola dopo il traguardo volante (vinto da Tagliani ndr) nel quale i velocisti hanno voluto misurarsi. E poi, dopo qualche chilometro, nuovo attacco con corridori diversi ma le stesse maglie: Simon Pellaud della Androni Giocattoli Sidermec e Davide Gabburo della Bardiani CSF Faizané. A 20 km sui due è rientrato Alexis Gougeard della AG2R Citroën, ma il gruppo ha fatto buona guardia in vista della volata.
Il finale della frazione è stato caratterizzato da numerose cadute, alcune delle quali con gravi conseguenze. Ai 15 km la caduta di Pavel Sivakov che si è arrotato con il compagno di squadra Jhonatan Narvaez: il russo della Ineos Grenadiers si è rialzato dolorante alla schiena e al braccio destro e ha raggiunto il traguardo molto lentamente. Il suo Giro, a giudicare almeno dalle immagini televisive, sembra decisamente a rischio.
In un finale convulso, a 8 km caduta anche per Filippo Fiorelli e per Roger Kluge, pilota di Caleb Ewan, che sono rimasti inevitabilmene tagliati fuori dalla volata.
A 4 km, in occasione del passaggio accanto a uno spartitraffico, a terra anche Mikel Landa e Joseph Dombrowski in maglia azzurra: lo statunitense ha letteralmente centrato un addetto alle segnalazioni a centro strada, è caduto sulla sua destra travolgendo lo spagnolo che è stato costretto al ritiro ed è stato portato in ospedale per accertamenti.
Alessandro De Marchi conserva la maglia rosa.
Domani sesta tappa con arrivo previsto ad Ascoli dopo 160 chilometri.
Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb