Centri estivi al via a Busto, dal Comune 50 euro a bambino a settimana

BUSTO ARSIZIO – Centri estivi al via, si completa il ritorno alla socialità per migliaia di ragazzi a Busto: sono 1100 soltanto negli oratori per la proposta “Summer Life”. «Un’ampia offerta dislocata nei diversi quartieri e su tutte le fasce d’età» sintetizza l’assessore all’educazione Gigi Farioli. La giunta approva in extremis le linee di indirizzo e fissa i contributi comunali per calmierare le rette: 50 euro a bambino a settimana.

“Inaugurazione” virtuale

A salutare virtualmente l’apertura anche il sindaco Emanuele Antonelli, che ha personalmente ringraziato «gli educatori ed animatori che già questa mattina (29 giugno) alle 8 erano operativi per permettere ai nostri ragazzi di trascorrere un periodo spensierato della loro vita e ai loro genitori di tornare a lavorare a pieno regime». Con l’avvio dei centri estivi degli oratori, che con la proposta “Summer Life” attivata in 11 quartieri su 12 si rivolgono ai ragazzi della fascia delle scuole elementari e medie, il «ritorno alla socialità, in piena sicurezza» si è completato, con il grosso dell’offerta che è partito. Ai 1100 ragazzi già iscritti agli oratori, si aggiungono quelli delle altre iniziative, che vanno dai 15 agli 80 iscritti a ciascuna.

La delibera di giunta

«Un’ampia opportunità di offerta dislocata su tutti i quartieri e le fasce d’età per coprire il periodo dal 15 giugno al mese di settembre – sottolinea l’assessore all’educazione Gigi Farioli – nonostante le enormi difficoltà incontrate dai gestori, pubblici, privati, oratori, terzo settore, associazioni ed enti di promozione, consapevoli della necessità di tornare ad una socialità efficace e proficua per i nostri ragazzi dopo un lungo periodo di “reclusione”, non abbiamo risparmiato risorse né umane né economiche». Proprio oggi, 29 giugno, la giunta ha approvato le linee d’indirizzo convenute con gli operatori dei centri estivi, in cui è previsto anche il contributo comunale per calmierare le rette.

Rette più leggere

Sono 50 euro alla settimana per ogni bambino, fino ad un massimo di 30mila euro di contributo per ogni progetto, a cui si aggiungono i 75mila euro di contributo straordinario per gli oratori (che potranno accogliere fino ad un massimo di 1500 ragazzi) e il sostegno delle rette degli «utenti, identificati dal servizio sociale, considerati in situazione di fragilità e bisognosi di sostegno economico». Un impegno, frutto della recente variazione di bilancio approvata in consiglio comunale, che permetterà di attuare una «congrua diminuzione delle rette, che rischiavano di essere proibitive», come sottolinea l’assessore Farioli: «Dovremmo riuscire a coprire i più ampi desideri delle famiglie».
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