Chiusa la salita della Grantola. Ma ora Ferrera rischia l’emergenza traffico

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FERRERA DI VARESE – «Sono seriamente preoccupata dell’impatto che potrà avere sulla sicurezza e sulla qualità della vita della nostra comunità l’aumento del traffico veicolare sulla strada provinciale 30 dovuto alla chiusura per due mesi della salita della Grantola». La sindaca, Marina Salardi, a cinque giorni dalla chiusura della strada provinciale 43 per effettuare lavori di messa in sicurezza con allargamento e sostituzione barriere per un tratto di circa cento metri alle porte di Grantola, rompe il silenzio e chiede misure e garanzie alla Provincia per evitare che dal 30 agosto il paese debba affrontare una vera e propria emergenza traffico.

Traffico insostenibile

Ferrera rischia infatti di essere fortemente penalizzata dalla chiusura della salita della Grantola con la conseguente deviazione del traffico proveniente da Luino e dalle valli circostanti e diretto a Varese. Le caratteristiche della salita della Ferrera non permettono infatti all’arteria di assorbire un ulteriore flusso di traffico che prevede tra l’altro, ogni ora, il transito di due autobus di linea. I 3 chilometri di salita che dal fondovalle portano verso Cunardo sono molto ripidi con una pendenza che, in alcuni tratti, raggiunge il 13 per cento.

Marina Salardi, sindaco di Ferrera di Varese

La carreggiata è generalmente poco ampia e, in alcuni punti, è molto pericolosa per la presenza di curve molto strette. Oggi, mercoledì 25 agosto, la sindaca Salardi ha incontrato i primi cittadini di Grantola e Cunardo e i comandanti della Polizia locale dei tre comuni per cercare di trovare delle soluzioni per contenere il disagio che i cittadini di Ferrera dovranno sopportare nei prossimi due mesi. La sindaca ha già anticipato che chiederà alla Provincia di ridurre a 35 quintali l’attuale limite di 14 tonnellate per i veicoli pesanti che attraverseranno il paese.

Le possibili soluzioni

Essendo impossibile mantenere il doppio senso di circolazione, due potrebbero essere le soluzioni: un presidio permanente delle forze dell’ordine ai piedi della salita in corrispondenza della deviazione verso l’ex cotonificio Calcaterra e, a Cunardo, all’incrocio con la strada provinciale 43, in modo da regolare il traffico soprattutto durante il passaggio degli autobus e dei mezzi pesanti oppure, l’istituzione, lungo la salita, di un senso unico alternato regolato da un impianto semaforico. Misure impegnative ma, comunque necessarie se si considera inoltre che già ogni giorno il paese è attraversato da un notevole traffico di frontalieri residenti in Valcuvia che si dirigono al valico di Ponte Tresa.

La presenza costante delle forze dell’ordine servirà inoltre a garantire il rispetto del limite di velocità di 30 chilometri orari nell’attraversamento del centro abitato. Il problema della sicurezza dei cittadini residenti riguarda, anche se in misura minore, il comune di Cunardo. Infatti, nel tratto finale dell’ascesa di circa 300 metri, in via Galilei, la carreggiata pur essendo rettilinea non è molto ampia.

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