Il Lombardia è di Fuglsang. Paura per Evenepoel e Schachmann

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Una corsa ad eliminazione, un Lombardia affascinante e grande vittoria di Jakob Fuglsang che si conferma uomo da classiche. Il danese ha staccato George Bennett sul San Fermo della Battaglia ed è volato tutto solo a conquistare il suo secondo “monumento” dopo la Liegi vinta nel 2019.

L’azione decisiva si è concretizzata in due tempi: prima sul Muro di Sormano, quando al comando sono rimasti in sette (Nibali, Ciccone, Mollema, Evenepoel, Vlasov, Fuglsang e Bennett) e poi – dopo che nella discesa c’è stata la terribile caduta di Evenepoel – sulle prime rampe del Civiglio quando Fuglsang ha attaccato, seguito solo da Bennett e da Vlasov. Nibali, che aveva evidenziato dei crampi in fondo alla discesa, ha lavorato per i compagni e poi ha continuato con il suo passo.

Sul San Fermo Vlasov ha perso subito terreno, Bennett ha provato l’affondo ma è stato Fuglsang a portare l’attacco vincente, stroncando la resistenza del neozelandese della Jumbo Visma e volando in discesa a conquistarsi una splendida vittoria sul lungolago di Como. Sul podio alla fine Bennett e Vlasov con Mollema quarto, Ciccone quinto.

Fino ai piedi del Ghisallo la corsa è stata caratterizzata dalla fuga partita dopo 30 km e promossa da Petr Vakoc (Alpecin Fenix), Davide Gabburo (Androni Giocattoli Sidermec), Joseph Rosskopf  (CCC Team), James Piccoli (Israel Start-Up Nation), Florian Stork (Team Sunweb), Alexander Riabushenko (UAE Team Emirates), Andrea Pasqualon (Circus Wanty Gobert), Daniel Savini (Bardiani CSF Faizané), Emmanuel Morin (Cofidis), Denis Nekrasov (Gazprom Rusvelo), Marco Frapporti (Vini Zabù KTM).

Poi il grande lavoro di Devenyns ha scatenato la bagarre, la fuga è stata annullata ed è cominciata un’altra corsa.

Evenepoel

Bruttissima caduta di Remco Evenepoel nella discesa che dalla Colma di Sormano porta al Lago di Como. Dalle immagini dell’elicottero Rai si vede il belga che, in coda al gruppetto dei fuggitivi, ha toccato il parapetto sulla sinistra della carreggiata, si è ribaltato ed è finito nel burrone, mentre la sua bicicletta rimaneva a bordo strada. Subito soccorso, il belga è stato riportato sulla sede stradale (era finito almeno dieci metri più in basso) e portato in ospedale dove gli è stata diagnosticata la frattura del bacino. Per lui stagione finita.

Schachmann

Incredibile al Lombardia: già nell’abitato di Como, un’auto guidata da una signora ha letteralmente tagliato la strada a Maximillian Schachmann che non ha potuto evitare l’impatto. Il tedesco della Bora Hansgrohe è finito contro la macchina e poi a terra, per fortuna è riuscito a risalire in sella e a raggiungere il traguardo, seppur dolorante, in settima posizione.

Indagine dell’Unione Ciclistica Internazionale

L’Unione Ciclistica  Internationale ha deciso di aprire un’indagine per chiarire le dinamiche e le eventuali colpe, dell’incidente di Maximilian Schachmann, negli ultimi chilometri del Lombardia. L’incidente è stato causato da un’auto privata che negli ultimi chilometri di gara, ha attraversato il percorso colpendo il campione tedesco e facendolo finire a terra. L’UCI ha deciso di aprire un’inchiesta, poichè in tutte le corse World Tour le strade devono essere completamente chiuse in ogni momento e presidiate. L’Unione Ciclistica Internazionale, in un comunicato, ha fatto presente che farà reclamo alla Commissione Disciplinare nei confronti dell’organizzatore della gara, ovvero RCS Sport.
Il corridore tedesco, che ha tagliato il traguardo in settima poszione, ha riportato la frattura della clavicola.

Articolo a cura della redazione e di tuttobiciweb

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