Super Roglic non si ferma mai: vince nei Paesi Baschi e pensa già al Tour

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Un nuovo duello tra i campioni sloveni che ha visto protagonisti Primož Roglič e Tadej Pogačar, saliti entrambi sul podio dei Paesi Baschi.  Questa volta la vittoria finale è andata a Roglič, che nell’ultima tappa è riuscito a ribaltare il risultato e a portare via la maglia di leader allo statunitense McNulty, con il compagno di squadra Jonas Vingegaard secondo, mentre Pogačar ha chiuso sul terzo gradino del podio.

SABATO. «Mi sono divertito fin dal primo giorno. Mi sono sempre piaciuti i Paesi Baschi – ha detto Primož Roglič al termine della corsa -. E che gara! Ieri sapevo che sarebbe stata una tappa breve e forte. Se fosse stata lunga, avremmo affrontato una prima parte decisamente noiosa. Mentre siamo andati al massimo per tutti i 100 chilometri del percorso».

In questa corsa lo sloveno ha ottenuto il suo secondo successo dopo quello del 2019, che ha un valore importante perché ha fatto meglio del suo connazionale Tadej, con il quale ha un conto in sospeso dall’ultimo Tour de France.

«La linea è sempre tracciata l’ultimo giorno. Nelle ultime tappe è successo di tutto sia a me che al team. È importante correre, divertirsi e fare del nostro meglio e poi vedere tutto questo dove ci porta».

Roglič è soddisfatto non solo del risultato ottenuto, ma anche il modo in cui si è arrivati a questo successo, con un lavoro straordinario ottenuto grazie alla sua Jumbo-Visma.

«Sono molto felice, tutto è andato bene. E’ stata una corsa estremamente difficile, ma alla fine è andato tutto bene. I Paesi Baschi mi sono sempre piaciuti, perché ci sono sempre tappe molto difficili. Mi sono divertito e ho sempre ripetuto che sono venuto qui con una squadra giovane, ma i ragazzi sono stati fortissimi, Jonas Vingegaard ha chiuso al secondo posto assoluto e abbiamo dimostrato di essere stata la squadra migliore».

Lo sloveno non ha mai corso con troppa pressione. Aveva indossato la maglia gialla di leader fin dal primo giorno, ma giovedì ha dovuto cederla allo statunitense McNulty. Ieri tutto è nuovamente cambiato e Roglič, si è ripreso il simbolo del primato.

«Non solo io e Tadej Pogačar siamo forti. Tutti abbiamo potuto vedere quanti ragazzi hanno ottime capacità, anche se la stampa ha sempre parlato solo di noi».
Per Roglič, questa è stata la sua quinta vittoria stagionale e la tredicesima per la sua Jumbo-Visma.

DOMENICA. D’accordo il piacere, ma il dovere ha sempre un ruolo primario. Così Primoz Roglic, dopo essersi divertito – come lui stesso ha dichiarato – al Giro dei Paesi Baschi, ha subito voltato pagina ed è tornato coi pensieri al vero e grande obiettivo della sua stagione, il Tour de France. Sabato sera, infatti, si è accomodato sull’ammiraglia condotta dal direttore sportivo Grischa Niermann, si è sparato 330 chilometri per dormire dalle parti di Libourne. E domenica mattina alle 8, sotto una pioggia sferzante, Roglic ha inforcato la sua bicicletta per scoprire i segreti della Libourne-Saint Émilion, la crono di 31 km che si disputerà il 17 luglio alla vigilia della passerella finale di Parigi. Un grande, non c’è altro da aggiungere.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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