Cinque stelle davanti all’inceneritore Accam: domani “flash smog” dopo il rogo

BUSTO ARSIZIO –  I Cinque stelle davanti all’inceneritore Accam per un flash mob. «Anzi – precisa il grillino Alberto Lucchese – un flash smog. Aperto a tutti i cittadini, ma anche agli esponenti politici di ogni partito. Vediamo chi vuole metterci la faccia su questo tema sempre più delicato». L’appuntamento con la protesta post incendio è per domani, sabato 1 febbraio, alle 10.15.

Intanto, in attesa del flash mob i Cinque stelle della provincia di Varese denuncia in un comunicato che «la centralina di rilevamento della qualità dell’aria vicina all’inceneritore misteriosamente la mattina successiva al rogo, e per tutta la settimana, segnava “dati di rilevamento non disponibili”, mentre altre centraline dislocate nei Comuni poco distanti e hanno rilevato dati superiori ai limiti».

La nota

Dell’incendio all’inceneritore Accam di Busto si è molto dibattuto e scritto, ma pochi hanno evidenziato che la centralina di rilevamento della qualità dell’aria nei pressi dell’impianto, la mattina successiva al fatto, e per tutta la settimana, segnava dati di rilevamento non disponibili. Al contrario di altre centraline dislocate in Comuni poco distanti e che rilevavano dati superiori ai
limiti di sicurezza. Singolari le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, supportate dal presidente di Arpa Stefano Cecchin, i quali hanno affermato che la situazione dell’aria, se pur critica, non risultava essere drammatica, e che la notevole presenza di smog se pur tanta “non è tuttavia troppa”. Il tutto smentito dai rilevamenti satellitari che seguono lo stato di salute del pianeta e che evidenziano la Lombardia e il Piemonte tra le zone più inquinate d’Europa.

Negli ultimi anni abbiamo assistito allo smantellamento di numerose centraline di rilevamento a Saronno, Legnano, Gallarate, ma non della sostituzione di queste con centraline di nuova generazione ponendo quindi forti perplessità sull’attendibilità dei dati pubblicati. Chiediamo pertanto che Arpa venga messa nelle condizione di svolgere il proprio compito con investimenti concreti.

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