Casorate, cittadini sul palco per dire stop alla violenza

CASORATE SEMPIONE – Si conclude con uno spettacolo teatrale il percorso organizzato dal Comune di Casorate per diffondere la cultura della non violenza: “Mille voci contro” andrà in scena il prossimo venerdì 23 novembre, in una sala dedicata ad una donna che per violenza ha perso la vita: la mai dimenticata sindaca Laura Prati.

Percorso per la cittadinanza

Il progetto contro la violenza dal titolo “Rispettami” è stato organizzato dal Comune di Casorate insieme a InformaGiovani con il concorso della Cooperativa sociale NaturArt (Krav Maga) e dell’associazione Arci Colpo d’Elfo. Fine della rassegna, quello di da raggiungere e sensibilizzare sul tema tutta la popolazione: dagli adolescenti, coinvolti nel laboratorio di autodifesa di Stefano Gallucci, integrato con uno spazio di riflessione condotto dalla psicologa Marta Greco, agli adulti, con la conferenza di Cesarina Briante sulle “streghe” tra leggenda e storia (in occasione di Halloween), con un inevitabile sguardo sulla violenza di genere.

Cittadini nel coro

Volutamente, l’ultimo appuntamento della rassegna sarà uno spettacolo teatrale. “Mille voci contro”, sarà rappresentato dalla compagnia Arci Colpo d’Elfo con la presenza di un coro formato da cittadini, similmente al teatro greco. Proprio il coro dei cittadini costituisce nota caratteristica della rappresentazione. Lo spettacolo è stato infatti precedetuto da tre incontri di laboratorio teatrale, che hanno permesso ad alcuni cittadini di prepararsi e di diventare quel coro di voci che accompagnerà la rappresentazione. Un ritorno alle origini del teatro, con la voce collettiva del coro, che nei grandi classici della letteratura antica impersonava il popolo e la saggezza della tradizione: tanto consapevole quanto comprensiva, partecipe e al tempo stesso di sopra delle parti. Un’occasione unica e un’idea tanto semplice quanto geniale che traduce in partecipazione attiva una tematica purtroppo così grave e così attuale, quella della violenza, su cui ora più che mai bisogna lavorare a livello culturale per imprimere soprattutto nelle giovani generazioni un messaggio forte e diretto, che porti ad un cambiamento e ad una nuova consapevolezza.

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