Cocquio festeggia monsignor Caveada, ora alla nunziatura apostolica negli Usa

COCQUIO TREVISAGO – La comunità pastorale “Sacra Famiglia” ha festeggiato monsignor Luca Caveada, il primo segretario della nunziatura apostolica negli Stati Uniti d’America, al quale, il 28 ottobre dello scorso anno, papa Francesco ha conferito il titolo di cappellano di Sua Santità. L’onorificenza pontificia attribuisce al diplomatico della Santa Sede, che domenica 9 gennaio compirà quarantatré anni, il titolo di monsignore. Nel corso della solenne celebrazione eucaristica, avvenuta ieri giorno dell’Epifania, che ha presieduto nella chiesa di Sant’Andrea apostolo, monsignor Caveada ha inoltre ricordato il decimo anniversario di ordinazione presbiterale e amministrato il battesimo alla nipote Virginia Chiara Cadei alla quale, il Santo Padre, tramite un messaggio firmato dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha rivolto uno speciale pensiero augurale e inviato la benedizione apostolica.

Vicario anche a Lonate Pozzolo e Ferno

Monsignor Caveada, subito dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta nel duomo di Milano l’11 giugno del 2011, venne nominato dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi vicario parrocchiale delle parrocchie di Sant’Ambrogio a Lonate Pozzolo, Sant’Eugenio in Tornavento di Lonate Pozzolo e Santi Martino e Antonio abate in Ferno. Due anni più tardi, si trasferì a Roma per proseguire gli studi alla Pontificia Accademia Ecclesiastica e alla Pontificia Università Lateranense dove, nel 2016, conseguì il dottorato di ricerca in “Utroque Iure”.

Nello stesso anno iniziò il servizio diplomatico presso le rappresentanze pontificie. Prima destinazione, la nunziatura apostolica in Haiti dove rimase fino al febbraio del 2018. Venne quindi trasferito a Ouagadougou alla nunziatura in Burkina-Faso e Niger dove, per circa un anno, lavorò al fianco del nunzio originario di Brebbia, monsignor Piergiorgio Bertoldi. Nel febbraio dello scorso anno, infine, il trasferimento a Washington alla rappresentanza diplomatica guidata dal nunzio Christophe Pierre.