Code all’anagrafe di Gallarate, Cassani: «Orari invariati. E meno attese di Busto»

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GALLARATE – Code all’anagrafe, il sindaco Andrea Cassani ridimensiona il problema sollevato dal consigliere di Città è Vita Cesare Coppe nel question time del consiglio comunale di questa sera, lunedì 29 novembre. «Non ci sono mai state variazioni di orario e solo un dipendente è in smart working per motivi di salute. Per ora escludiamo il ritorno all’accesso libero perché i cittadini sono contenti del servizio su appuntamento. E a livello di tempi d’attesa per la carta d’identità elettronica siamo messi meglio rispetto ai nostri “vicini” di Busto Arsizio e Cardano al Campo». Queste in sintesi le risposte date dal sindaco, intervenuto in sostituzione dell’assessore ai servizi comunali Stefania Picchetti, assente giustificata dall’aula di palazzo Broletto.

Le risposte del sindaco

Cassani rimarca che gli uffici demografici non hanno mai subito variazioni di orari, né hanno mai chiuso i battenti, e hanno visto il personale al lavoro sempre in presenza. L’unica differenza sta nel fatto che «il servizio è stato svolto solo su appuntamento, per poi introdurre in estate una giornata ad accesso libero al martedì». Giornata che «da ottobre, con 70 ticket giornalieri, copre le esigenze dei cittadini». Si fa la coda, è vero, ma si riesce ad accedere agli sportelli. Senza contare che è «a disposizione dei cittadini l’assistenza ai totem per la prenotazione degli appuntamenti» e che gli uffici hanno «sempre garantito la disponibilità in caso di urgenze», sempre se documentate e motivate. Il sindaco “smonta” anche la tesi di CèV secondo cui dietro ai presunti «disagi» ci sarebbe lo smart working: «Solo un dipendente usufruisce del lavoro agile, dietro certificazione del medico».

I tempi d’attesa

Cassani ricorre ancora una volta ai raffronti con i Comuni confinanti per rivendicare l’efficienza dei servizi del Broletto di Gallarate. Dove l’attesa per la prenotazione per la carta d’identità elettronica rimanda a «metà gennaio», contro febbraio 2022 a Cardano, dove l’accesso agli uffici è solo su appuntamento, e a Busto rispettivamente a febbraio allo sportello decentrato di Borsano e a marzo alla sede centrale. «Escludiamo il ritorno all’accesso libero sia per la situazione epidemiologica sia perché la maggior parte dei cittadini e’ contenta della modalità di accesso su appuntamento – chiosa il sindaco – quando entro fine anno entreranno in servizio le nuove unità di personale valuteremo un’eventuale estensione dell’orario di apertura al pubblico». Alle parole di Cassani, il consigliere Coppe di CèV risponde così: «Confidiamo nel graduale smaltimento, anche se ad ottobre i cittadini lamentavano ancora lunghe attese».

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